I carabinieri del Nas, coordinati dalla Procura di Roma, con la collaborazione di Ris ed Europol, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 39 persone accusate, tra i vari reati, anche di importazione e traffico sostanze stupefacenti tra cui il fentanyl, Ghb (la droga dello stupro), catinoni sintetiche e altri principi farmacologici appartenenti alla categoria delle ‘Nuove sostanze psicoattive’, acquistati sul deep e sul darkweb. Tra queste risultano oltre che a criminali abitualmente attivi nel traffico di sostanze stupefacenti, anche professionisti del settore privato o della pubblica amministrazione, un avvocato, un medico odontoiatra, un funzionario di un ente locale e un insegnante di scuola media che, addirittura, faceva giungere proprio a scuola le spedizioni contenenti la droga sintetica. Tra le persone arrestate c’è anche Claudia Rivelli, 71 anni, attrice e sorella dell’attrice Ornella Muti. Nei confronti della donna, raggiunta dalla misura cautelare dei domiciliari, l’accusa è di importazione e cessione di sostanze stupefacenti.
La Rivelli era già stata arrestata il 15 settembre dopo che nella sua abitazione a Roma, erano stati trovati dagli agenti della Polaria tre flaconi con un litro di sostanza Gbl. Nell’ambito del processo per direttissima la donna si era difesa affermando di avere inviato la sostanza al figlio che vive a Londra “perché lui la usa per pulire l’auto” mentre lei la utilizza per “per lucidare l’argenteria”. Nel capo di imputazione, citato nell’ordinanza, si afferma che l’indagato ha importato “illecitamente dall’Olanda, con cadenze trimestrali, vari flaconi di Gbl provvedendo a inviarne parte al figlio residente a Londra dopo averne sostituito confezione ed etichetta riportante indicazione ‘shampoo’ in modo da trarre in inganno la dogana”.
“Quello che a prima vista apparirebbe come un traffico ‘di nicchia’, devoluto solo ad alcuni ‘amanti’ del settore, si è rivelato essere molto più esteso ed alimentato da pressanti richieste dei consumatori” scrive il gip Roberto Saulino nell’ordinanza con cui ha disposto le misure cautelari. Le indagini hanno “svelato il modus operandi adottato per l’importazione dall’estero delle pericolose droghe. Più specificatamente, una modalità prevede l’ordinazione online, il pagamento e la ricezione di spedizioni direttamente dai fornitori esteri”, ha detto il gip.
“Pacco arrivato e nascosto”, “fammi sapere notizie mano a mano, se no mi agito troppo fino a giovedì”. Sono alcuni passaggi di comunicazioni avvenuti via chat tra Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, e il figlio, citati nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa nei confronti della donna dal gip di Roma per l’accusa di importazione e cessione di sostanze stupefacenti. “Il tenore delle chat WhatsApp e la circostanza che l’indagata camuffasse il reale contenuto delle spedizioni”, scrive il gip della Capitale, “appaiono elementi oggettivamente indicativi della piena consapevolezza e della volontà di quest’ultima di realizzare condotte penalmente rilevanti, ponendosi quale schermo per agevolare il figlio nell’importazione di sostanza nel Regno Unito dove è considerata illegale al pari dell’Italia, in tal modo riuscendo ad aggirare i controlli doganali”. Tra i reati contestati anche l’autoriciclaggio.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.