Dopo una lunga battaglia legale venerdì 12 novembre un giudice di Los Angeles ha accettato di porre fine alla tutela legale che dal 2008 aveva messo le catene alla vita di Britney Spears e al suo patrimonio che ad oggi ammonta a 60 milioni di dollari. Ora la megastar del pop, considerata capace di potere gestire le sue finanze in autonomia, potrà spendere ciò che vuole e come vuole.
“La corte ritiene che la tutela della persona e del patrimonio di Britney Spears non sia più necessaria”, ha detto il giudice Brenda Penny durante l’udienza pomeridiana presso la Corte Suprema della Contea di Los Angeles, facendo esultare la cantante che dopo la sentenza si è precipitata su Instagram dove ha scritto che “ieri è stato il giorno più bello di sempre”.
Folle di sostenitori hanno applaudito e ballato quando hanno appreso la notizia fuori dal tribunale. “Buon Dio, amo così tanto i miei fan che è pazzesco!!! Penso che piangerò per il resto della giornata!!!!”, ha scritto l’icona pop, aggiungendo il nuovo hashtag “#FreedBritney”.
“Questo è un giorno monumentale per Britney Spears”, ha detto ai giornalisti il suo avvocato, Mathew Rosengart.
“Questa settimana sarà molto interessante per me!”, aveva scritto la cantante su Instagram. “Non ho mai pregato così tanto per qualcosa nella mia vita!”, ha aggiunto Britney che, per ovvie ragioni, ha scelto di non presenziare all’udienza.
Il fidanzato di Britney, Sam Ashgari, ha condiviso un video all’inizio di venerdì in cui entrambi sorridevano con indosso le magliette “#FreeBritney”
Britney Spears e il fidanzato Sam Ashgari su Instagram hanno indossato magliette che riportavano l’hashtag #FreeBritney prima dell’udienza in tribunale per la sua tutela. E poche ore fa Sam ha pubblicato un nuovo post con una scritta eloquente: “Freedom”.
La cantante quest’estate era uscita allo scoperto come mai aveva fatto i lunghi 13 anni, raccontando la prigione in cui l’aveva chiusa suo padre Jamie Spears, che, a fine settembre, è stato pure licenziato.
“Ho mentito e ho detto al mondo intero che stavo bene ed ero felice. Era una bugia”, ha detto la Spears durante l’esplosiva udienza di giugno nel corso della quale ha chiesto che suo padre fosse incarcerato. Britney ha poi ammesso che aveva pensato che nascondere “quel dannato problema” potesse renderla più felice. Ma poi ha aggiunto: “Ma sono rimasta scioccata. Sono traumatizzata. Sai, fingi finché non ce la fai più. Ecco perché ora ho deciso di dire la verità. Il mio desiderio e il mio sogno era che tutto questo finisse”.
Il padre della Spears ha sempre negato qualsiasi illecito e detto “di avere sempre avuto a cuore i migliori interessi di sua figlia”. Durante l’udienza di venerdì, Rosengart, il legale della cantante, ha ribadito le argomentazioni sul motivo per cui i 13 anni di tutela dovevano terminare immediatamente senza che la sua cliente dovesse sottoporsi a nuovi controlli medici.
“Dopo più di un decennio, è giunto il momento che tutto ciò termini in modo permanente”, ha detto Rosengart al giudice.
Jodi Montgomery, la donna alla quale è stato fornito il compito di vagliare lo stato psico-fisico della cantante dal settembre 2019, ha detto, esaminando tutta la documentazione medica, che la tutela della cantante doveva terminare. “Non c’è motivo per cui la tutela non possa essere interrotta e la signora Spears possa avere una vita sicura e felice”.
I genitori della cantante, Lynne e Jamie Spears venerdì hanno partecipato all’udienza, ma non si sono rivolti al giudice.
Rosengart ha persino lanciato accuse velate verso il padre della sua assistita lasciando intendere che lui potesse avere compiuto un presunto abuso e perpetrato una cattiva gestione dei soldi della figlia. Insomma esattamente il contrario di ciò che doveva fare. “James P. Spears”, ha detto l’avvocato di Britney, “come tutti sappiamo, dai registri pubblici … ha preso dai 3 ai 4 milioni di dollari della figlia. La gestione di quel denaro gli ha fruttato uno stipendio. Oltre che percentuali sui guadagni di sua figlia”.
Rosengart ha detto che l’ex business manager della Spears, Tri Star Sports & Entertainment Group – che è stato accusato di aver registrato le sue telefonate, la cronologia del browser e i messaggi di testo – sta cercando di cancellare le informazioni che Britney sta cercando.
“Siamo stati costretti a emettere due mandati di comparizione a Tri Star Sports and Entertainment perché non avrebbero collaborato volontariamente con Britney Spears”, ha detto l’avvocato. “Le domande più importanti che abbiamo rivolto, per conto di Britney sono le seguenti: quanti soldi hai preso dall’amministrazione del patrimonio di Britney? E quanti soldi hai incassato?”. Per la serie a pensare male degli altri si fa peccato però a volte si indovina.
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