Le operazioni di voto sono ancora in corso e finiranno poco prima delle 21. Oggi è la giornata delle selezioni domani sarà quella delle nuove proposte e poi entreranno in scena i big. Da stamattina continuano le trattative per arrivare a un nome univoco per un’importante carica come quella del Colle, che possa accontentare tutti i partiti. E l’unica cosa certa finora è che dopo queste elezioni il Festival di Sanremo sembrerà la notte degli Oscar.
L’ipotesi di puntare su Mario Draghi non è stata chiusa in un cassetto, ma resta tuttora un’alternativa accreditata che ha un solo nodo quello di non lasciare il governo scoperto. Tanti i nomi che girano nelle rose dei possibili candidati. Tra le le new entry si è aggiunto quello di Carlo Nordio proposto da Fdi, ma resta sul tavolo anche l’opzione Pier Ferdinando Casini, che pure potrebbe ottenere convergenze bipartisan.
Draghi deve restare a Palazzo Chigi? “I cittadini hanno bisogno di certezze”. Questa la risposta del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli in uscita dal transatlantico della Camera. Intercettato successivamente e nuovamente a Montecitorio, il segretario dem Enrico Letta ha risposto ad altre domande relative all’incontro avuto con Salvini: “Abbiamo aperto il dialogo, è positivo, ci rivediamo domani”.
“Dobbiamo invitare le forze di centrodestra a non cedere a deliri di onnipotenza, cioè a pensare che questo è il momento di un presidente di centrodestra, o che ci sia un diritto di prelazione, perché sarebbero maggioranza del paese. Non è questo un discorso che ci farebbe andare avanti”, queste le parole del presidente M5s Giuseppe Conte in chiusura di assemblea con i grandi elettori M5s. “Stiamo dimostrando che siamo una comunità che discute, lo apprezzo. Ho visto interventi costruiti con autenticità di pensiero. Dobbiamo arrivare in questo clima e spirito alla soluzione migliore del Paese. Siamo consapevoli che stiamo portando una linea di azione, consapevoli dei nostri numeri. La nostra ostinazione ha dato un frutto: non c’è più il nome di Berlusconi. Ho detto che se siamo quelli del no veto ho detto anche che no ci devono essere preclusioni per proposte che arrivano dal centrodestra”. Nell’incontro tra il leder M5s Giuseppe Conte e il segretario della Lega Matteo Salvini c’è stata totale sintonia sulla necessità di rafforzare e intensificare il confronto, iniziato la settimana scorsa, per mettere da parte al più presto le schede bianche e scrivere un nome che unisca il Paese. E’ quanto si apprende da fonti M5s.
“Avverto la grande responsabilità e lancio un appello”, scrive su Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Basta con le chiacchiere: è il momento di fare una scelta nell’interesse degli italiani, non dei singoli. Come abbiamo fatto 7 anni fa con Mattarella. Fare presto, fare bene”.
Nel centrodestra molto attivo è stato Matteo Salvini che, rivendicando il ruolo di king maker, oggi ha fatto un vero e proprio tour de force: ha visto prima i vertici del partito, l’alleata Giorgia Meloni, Enrico Letta, e a seguire Giuseppe Conte. “E’ bene che ci si parli”, questo il commento di Giorgia Meloni, leader di Fdi dal transatlantico riguardo l’incontro positivo tra Matteo Salvini ed Enrico Letta.
L’elezione del presidente della Repubblica ci sarà tra due o tre giorni? “Se serve anche dopo, l’importante è raggiungere un buon risultato ha commentato Giancarlo Giorgetti, ministro allo Sviluppo economico.
Cappellacci primo ‘positivo’ al voto, ‘arrivato in ambulanza
”Sto bene, ho un leggerissimo raffreddore che non mi ha creato nessun problema… Oggi sono stato il primo dei ‘positivi’ a votare per il Colle… Sono venuto in autoambulanza perché non avevo un mezzo proprio qui a Roma”, ha detto ad Adnkronos l’ex governatore della Sardegna e attuala deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci raggiunto al telefono. ”Sono stati veloci, tutto super efficiente, molto bene organizzato e in totale sicurezza per tutti. Sono venuto con l’autoambulanza. Ho dovuto affittare un autoambulanza. Sono arrivato alle 15, ho votato mezz’ora prima dell’orario assegnato. Ne avrei fatto volentieri a meno di tutta questa trafila, ma è andata bene. Ora sono tornato al mio domicilio a Roma. Nei prossimi giorni di votazione ripeterò la stessa trafila. E’ la seconda volta che prendo il Covid, la prima, nel marzo scorso, sono stato ricoverato all’ospedale per una forma grave”. “Questi giorni servono per provare a chiudere le intese. Sono ore caratterizzate da molti incontri spesso silenziosi talvolta anche pubblicizzati”, questo il commento del presidente nazionale di Italia Viva e vicepresidente della Camera dei deputati, Ettore Rosato, durante la ‘diretta Quirinale’ su Radio Leopolda. “C’è una trasversalità tra le forze politiche, che io vedo in modo positivo. Mai come questa volta, costretti anche da una maggioranza ampia di governo, c’è la volontà tra i partiti almeno di provare ad aprire un dialogo serio. Mi sembra che le condizioni per andare fino in fondo ci siano tutte”.
“Credo che sia più un problema del centrodestra, visto che sono (FdI ndr.) l’unico partito all’opposizione”, questo il commento di Mattia Fantinati, deputato del Movimento 5 Stelle, ai microfoni di iNews24 riguardo la decisione di Fratelli d’Italia di candidare Carlo Nordio al Quirinale.
E sulle riunioni per trovare un accordo tra i partiti ha aggiunto: “Abbiamo appena cominciato, ci sono tanti incontri in corso. È questione di ore. La partita è ancora apertissima ed è emerso anche ieri, durante un’assemblea del Movimento 5 Stelle a cui ovviamente ha partecipato anche Conte”. Fantinati si proclama d’accordo sul “veto” posto da Giuseppe Conte su Mario Draghi presidente della Repubblica per preservare la continuità del Governo: “Credo che il Paese abbia bisogno di stabilità. Se Draghi diventasse presidente della Repubblica avremmo bisogno di un’accelerazione per sostituirlo e formare subito un nuovo Governo. L’importante è che sia dia al Paese la stessa continuità su alcuni temi come i vaccini e la gestione dei fondi del Pnrr. L’Italia ha bisogno di efficacia ed efficienza, oltre che di tranquillità anche per superare questo momento, che è molto importante politicamente”.
Sull’ipotesi di Elisabetta Belloni premier se Draghi andasse al Quirinale ha aggiunto: “Non riesco a fare nomi. Se Draghi diventasse presidente andranno trovati nuovi equilibri e bisognerà capire che tipo di Governo gli succederà. Le due cose sono correlate e delicate ma è presto per aprire a nuovi scenari. Prima vediamo chi sarà il presidente della Repubblica”. Fantinati ha fatto poi un appello a tutte le forze politiche: “Mettiamo al centro i cittadini e le loro esigenze, al di là delle ideologie politiche. L’Italia ha bisogno di andare avanti e di continuare come si sta facendo”.
Lo scopo della riunione tra Salvini, Letta e Conte, secondo il deputato, è stato “mettere al centro le esigenze del Paese e trovare una persona assolutamente di alto profilo, al di là delle ideologie politiche. Perché, ricordiamolo, il presidente della Repubblica deve essere di alto profilo ed equidistante dalle parti. Credo che se vogliamo trovare una figura che vada bene a tutti, tutti devono fare un passo indietro e mettere al centro il bene del Paese”.
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