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RAGGIUNTA INTESA PER MATTARELLA BIS, ORA LA DECISIONE FINALE SPETTERÀ AL PRESIDENTE


Non c’era nessuna convergenza su nessun politico quindi la scelta volendo mantenere Draghi al Governo è ricaduta su Mattarella che ora dovrà rifare le valige e tornare al Colle. Un atto di grande responsabilità, che ha messo finalmente d’accordo quasi tutti. Giorgia Meloni leader di Fdi ha detto no al Matarella bis. Ma oramai i giochi sono fatti.

“E’ opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale per il bene e la stabilità del Paese”. E’ quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi – si apprende da fonti autorevoli scrive Ansa – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l’auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.

Oggi Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz’ora con il presidente Mattarella, a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale. Si è anche avuta notizia anche di una telefonata fra Salvini e Draghi. 

Lunga e affettuosa telefonata tra Berlusconi e Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione. 

“Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato”, queste le parole di Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dov’è ancora ricoverato.

“Per noi è positivo il fatto che ci sia ancora un politico al Quirinale”, ha detto Antonio Tajani, vicepresidente del Partito Popolare Europeo, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia. “Non poteva esserci un altro tecnico, Draghi sta benissimo a Palazzo Chigi, deve rimanere dove serve, a maggior ragione visto che non si sono trovate altre convergenze per la scelta di un nuovo residente”. Con un centrodestra che esce da questa kermesse con molte ferite. “La sinistra”, prosegue Tajani, !”Non è stata in grado di formulare alcuna proposta, abbiamo visto quello che è accaduto, l’importante ora è che entro questa settimana venga eletto il nuovo presidente della Repubblica e il presidente Mattarella credo sia la persona più giusta per fare il presidente della repubblica perché ripeto si tratta della scelta di un politico”. E sulla scelta de di FI su Casini Tajani ha precisato: “Noi abbiamo sempre scelto un politico, nella rosa che c’era stata presentata dal partito democratico c’erano dei nomi di politi, il presidente Mattarella non era disponibile, ieri sera abbiamo detto che “tecnici” non erano per noi votabili, per una questione di principio, abbiamo deciso di sostenere la presidenza di Mattarella augurandoci che si faccia convincere ad accettare un secondo mandato. C’è bisogno di lui. Credo che un uomo delle istituzioni quale è lui rappresenti la persona ideale. Berlusconi stamattina ha parlato a lungo con Mattarella e gli ha confermato l’appoggio totale del suo partito”.

“Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci. Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi”, questo il commento di Salvini aggiungendo che “l’importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego”. Nelle ultime ore Salvini aveva detto assolutamente no alla candidatura di Casini proponendo in alternativa alla Casellati, la Cartabia. Ma anche su questa scelta c’ stato un corale niet.

“Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”., ha scritto Giorgia Meloni su twitter.

 “L’Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del paese”, ha detto Pier Ferdinando Casini.

“Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno”, ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “Si riparte con un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale”, queste le parole del segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “L’intero sistema politico-istituzionale si regge attorno al Capo dello Stato e al capo del Governo, che sono sopra la mischia”, ha aggiunto Letta. “Quel fragilissimo equilibrio retto attorno a due personalità straordinarie può essere modificato solo se c’è una intesa complessiva che tiene e, affinché ci sia, c’è bisogno della nostra logica del né vincitori né vinti. Questa logica per adesso ispira noi, ma non tutti gli altri”. “Altrimenti, il Parlamento ha una sua saggezza e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia”. 

“Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l’unico modo per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica. Mattarella e Draghi sono due scelte eccellenti, due nomi che garantiscono le Istituzioni”, ha commentato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che i giorni scorsi su Twitter aveva scritto: “L’indecoroso show di chi ha scambiato l’elezione del Presidente della Repubblica con le audizioni di X Factor dimostra una sola cosa: bisogna far scegliere il Presidente direttamente ai cittadini. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare”. Sulla Belloni che era entrata nella rosa delle candidate più gettonate Renzi si è espresso apertamente contrario. “Che il capo dei servizi segreti in carica diventi Presidente della Repubblica è inaccettabile. Si tratta di una deriva senza precedenti. Non voterò Elisabetta Belloni. Che è una mia amica. Ma dai Servizi Segreti non si va al Quirinale: chi non lo capisce non ha cultura istituzionale”. Pro Belloni si era invece espresso via Twitter Beppe Grillo scrivendo sul Social: “Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo. #ElisabettaBelloni“.

Ora l’ultima parola spetterà al presidente Mattarella, ma i giochi oramai sono fatti. Il presidente in questi minuti sta ricevendo tutti i capigruppi di partito e Julia Unterberger, senatrice, capogruppo per le Autonomie, una delle prime a uscire dal Quirinale, ha detto ai giornalisti che Mattarella seppure avesse detto di avere altri piani, pare disponibile a ad accettare un secondo mandato.

“Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi”, ha scritto un’ora fa Giorgia Meloni su Facebook. “Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione. In ogni caso Fratelli d’Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell’interesse dell’Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità. I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di Presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di Governo e di legislatura. Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all’altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare. Da domani Fratelli d’Italia moltiplicherà i suoi sforzi per una riforma presidenziale della nostra Repubblica e per ribadire che la sovranità appartiene al popolo, non agli intrighi di Palazzo”.



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