Chiusura pesante per le maggiori Borse europee. Francoforte segna un calo del 3,96%, Parigi cede il 3,83% mentre Londra perde il 3,88%. La peggiore è Milano.
La Borsa di Mosca resta sotto pressione dopo l’annuncio da parte della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, di “sanzioni massicce e mirate” che “avranno un impatto molto pesante sull’economia russa”. Le perdite dell’indice Moex si mantengono attorno al 35% mentre si sgretolano le quotazioni dei grandi gruppi quotati russi, in gran parte a partecipazione statale. I colossi dell’energia Gazprom, Rosneft e Lukoil perdono rispettivamente il 40%, 44,5% e 26% mentre si dimezzano i valori di Sberbank, la più grande banca russa (-51%), del gruppo finanziario Tcs (-53%,) e Vtb Bank (-47%). Volano le quotazioni del gas a sui timori per le ripercussioni sulle forniture e sui prezzi dall’invasione della Russia in Ucraina. Il future Ice Ttf di Amsterdam, riferimento per il prezzo del metano europeo, ha chiuso le contrattazioni con un balzo del 51,1% a 134,3 euro per megawattora.
Importante discesa dello spread tra Btp a Bund tedeschi a 10 anni e dei rendimenti del prodotto del Tesoro dopo che, come evidenziano alcuni analisti, il governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann, componente del consiglio direttivo della Bce, ha ipotizzato in un’intervista a Bloomberg che la Banca centrale europea con l’attacco all’Ucraina potrebbe rallentare il suo programma di fine degli stimoli all’economia. Il differenziale è sceso a 163 punti base dai 174 precedenti e il tasso del Btp a 10 anni all’1,8%. Questo il quadro sommario sul fronte economico.
Cosa sta accadendo in Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che fino a poche ore fa hanno toccato quota 137 i militari ucraini uccisi e 316 sono rimasti feriti. “Purtroppo, secondo le stime preliminari oggi abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali; 316 sono rimasti feriti”, ha detto Zelensky sul suo canale Telegram. il presidente ucraino ha poi spiegato che resterà a Kiev e che anche la sua famiglia non lascerà l’Ucraina. “Anche se la Russia mi ha identificato come obiettivo numero uno e i miei familiari come obiettivo numero due. L’Ucraina “è stata lasciata sola” a combattere la Russia”, ha proseguito il leader ucraino, chiedendosi polemicamente in un video pubblicato sul sito della presidenza ucraina: “Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”.
L’invasione russa è scattata stamattina quando mancavano pochi minuti alle cinque del mattino. Spazzando in una manciata di minuti tutte le promesse fatte da Putin le ore precedenti all’attacco. “Le forze della Russia”, ha annunciato il suo Putin all’alba, “varcano le frontiere per compiere un’operazione militare speciale e smilitarizzare il Paese”.
Kiev si è quindi dovuta preparare a a un imponente attacco e Zelensky firmando il decreto per la mobilitazione generale in Ucraina. La dogana ucraina aveva già annunciato prima della pubblicazione del decreto di mobilitazione generale che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non potevano più lasciare il Paese. Il motivo? Per unirsi ai soldati e combattere. ” L’Ucraina è stata lasciata sola a combattere la Russia”, ha dichiarato Zelensky chiedendosi polemicamente: “Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”, ha detto in un video pubblicato sul sito della presidenza ucraina.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato oggi pomeriggio in videoconferenza alla riunione dei leader del G7 sull’Ucraina.
Di seguito un passaggio del suo intervento:
“Siamo tutti molto colpiti da quanto è avvenuto stanotte. Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati. Voglio ringraziare gli Stati Uniti e il Presidente Joe Biden per la condivisione di informazioni in queste settimane, e la Commissione Europea per la buona proposta di sanzioni che è sul tavolo. Sulle sanzioni, siamo completamente allineati alla Francia, alla Germania, all’Unione Europea. Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’Ucraina”.
La denuncia di un italiano in Ucraina: “Di Maio? solo chiacchiere”
“Ci sono tanti italiani che qui hanno famiglia e non possono partire. Il messaggio del ministro Di Maio è stato grazioso, ma solo chiacchiere. Non si può pensare di lasciare casa con i propri mezzi senza sapere dove andare e con quali soldi. La Farnesina non ha fatto un buon progetto. Spero che la prossima settimana possano farci rimpatriate e darci la possibilità di rifugiarci in un posto calmo e accogliente. L’Ambasciata italiana non risponde da settimane. Ho amici che stanno tentando di andare in Polonia ma sono ancora alla frontiera a causa del traffico”. È la denuncia di un cittadino italiano residente a Kiev che preferisce restare anonimo per non far preoccupare la sua famiglia. Ai microfoni di iNews24, Salvatore (nome di fantasia) spiega: “Come tanti altri connazionali tornerei solo con la mia famiglia. Cosa che dovrebbe essere assolutamente normale perché noi siamo europei. Non mi separerei mai dalla mia ragazza, non sono residente in Italia. Abbiamo provato ad uscire più di quattro settimane fa ma alla mia ragazza è stata negata la possibilità di entrare in Italia per le restrizioni anti-Covid. Siamo entrambi vaccinati”.
Salvatore racconta lo scenario che si sta vivendo a Kiev in queste ore: “La città è bloccata, non si entra e non si esce, lo spazio aereo è chiuso. Questa mattina siamo stati svegliati dalle sirene. Il presidente Zelensky ha istituito la legge marziale e abbiamo il coprifuoco dalle 22 alle 7. Siamo chiusi in casa e non possiamo muoverci. In questo momento si combatte a Chernobyl per difendere la centrale perché ci sono le scorie radioattive e questo fa molta paura. Questa notte alle 4 del mattino ci hanno chiamato parenti che vivono in altre città dell’Ucraina che contemporaneamente sono state prese d’assalto dai russi. Hanno bombardato le basi militari per smilitarizzare l’esercito ucraino, ma il problema è che non è proprio così”.
Ed aggiunge: “Sono morti anche dei civili e l’economia è stata messa in ginocchio. Per strada non c’è nessuno e questo spaventa. Si sentono solo gli aerei militari volare. Stiamo seguendo il sito del presidente Zelensky che viene aggiornano costantemente. La paura è che questa notte tentino di prendere il Parlamento a Kiev. Siamo in trappola. Supermercati e farmacie sono stati presi d’assalto peggio che durante la pandemia. I bancomat e le carte di credito non funzionano, le attività sono chiuse. La guerra si sta combattendo fuori dalle città, ma stamattina bar e centri commerciali erano chiusi”.
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