Prima dell’invasione russa dell’Ucraina Putin aveva minacciato gravi conseguenze se l’Ucraina fosse stata annessa alla Nato. Ora un punto di rottura lo è diventata anche la Finlandia. Lo ha scritto in un tweet di follow-up il ministero degli Esteri russo: “L’adesione della Finlandia alla Nato avrebbe gravi ripercussioni militari e politiche”. Ma perché ora la Russia se la prende pure con la Finlandia? Perché la Finlandia, confina con la Russia e il fatto che richieda l’adesione alla Nato la aggiunge automaticamente alla lista dei Paesi nemici della Russia. Giovedì scorso il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto di apprezzare la stretta collaborazione con Finlandia e Svezia anche se non sono membri. “Ogni Paese ha il diritto sovrano di scegliere la propria strada e poi, potenzialmente, in futuro, anche di fare domanda per l’adesione alla Nato”.
Centinaia di migliaia di persone sono fuggite da Kiev e dalle principali città dell’Ucraina per mettersi in salvo. Il ministro delle Forze Armate James Heappey ha detto ai parlamentari che 194 ucraini, inclusi 57 civili, sono morti. Le famiglie sono state costrette a nascondersi nei rifugi antiaerei e nelle stazioni della metropolitana mentre i combattimenti erano in corso. Il vicepremier irlandese Leo Varadkar ha detto che Vladimir Putin è l’Hitler del 21° secolo. Varadkar ha definito l’invasione dell’Ucraina un’atrocità.
La condanna dell’UE
Ieri, giovedì 24 febbraio l’UE ha concordato un pacchetto di misure economiche contro il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli esteri Sergey Lavrov, tra queste il divieto di pagamento internazionale Swift.
Swift sta per “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication”. Più semplicemente, è un sistema informatico (che ha sostituito telex) che mette in comunicazione le banche di tutto il mondo e trasporta denaro e altre operazioni finanziarie a livello globale.
Condanna anche da altri Paesi
Anche paesi di tutto il mondo, in particolare la Gran Bretagna e gli Stati uniti, stanno cercando di infliggere altre sanzioni finanziarie a Mosca, per cercare di costringere Putin a fermare la brutale invasione del vicino russo
Il primo ministro britannico Boris Johnson oggi ha anche detto ai leader della NATO durante una telefonata, che la Gran Bretagna si sarebbe mossa per imporre sanzioni contro Putin e Lavrov contestualmente all’Ue. Anche il segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha anticipato sanzioni anche statunitensi che includeranno pure il divieto di viaggio. Le sanzioni sono poi state spiegate nel dettaglio dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti che ha sanzionato Putin, Lavrov e i membri del Consiglio di sicurezza russo in risposta all’invasione “ingiustificata e premeditata” dell’Ucraina da parte della Russia. “Queste
azioni impongono costi diplomatici ed economici senza precedenti alla Russia e la isolano ulteriormente dal sistema finanziario globale e dalla comunità internazionale”, ha affermato il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti in una nota. Oltre a Putin e Lavrov ritenuti direttamente responsabili dell’invasione ucraina, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha messo nel mirino delle sanzioni altri due funzionari del governo russo il ministro della Difesa della Federazione Russa, Sergei Shoigu, e il Capo di Stato Maggiore Generale della forze armate russe Valery Gerasimov, primo viceministro della difesa e generale dell’esercito”, si legge sempre nella nota. “Il Tesoro continua a infliggere costi alla Federazione Russa e al presidente Putin per il loro brutale assalto al popolo ucraino. Come ha affermato ieri il presidente Biden, Putin ha respinto ogni sforzo in buona fede compiuto dagli Stati Uniti, dai nostri alleati e partner per affrontare le nostre preoccupazioni sulla sicurezza reciproca attraverso il dialogo per evitare conflitti inutili ed evitare sofferenze umane”, ha affermato il segretario al Tesoro Janet L. Yellen. “Siamo uniti ai nostri alleati e partner internazionali per garantire che la Russia paghi un severo prezzo economico e diplomatico per la sua ulteriore invasione dell’Ucraina. Se necessario, siamo pronti a imporre ulteriori costi alla Russia per il suo comportamento scellerato sulla scena mondiale”, ha aggiunto la Yellen.
il capo degli affari esteri dell’UE Josep Borrell ha poi parlato genericamente di una imminente mossa contro Putin e il ministro degli Esteri russo definendola “un passo unico nella storia”. Aggiungendo: “Posso assicurarti che se hai risorse importanti e all’improvviso non puoi ottenerle, ti costerà”, senza fornire ulteriori dettagli.
Il Consiglio d’Europa ha sospeso la Russia dalla principale organizzazione per i diritti umani del continente. Il consiglio di 47 nazioni ha affermato che la Russia essendone un membro, ha continuato a essere vincolata dalle pertinenti convenzioni sui diritti umani, ma non le ha rispettate.
Imperterrita nel gioco delle sanzioni punitive, la Russia ha avviato le proprie misure tit-for-tat, vietando i voli britannici da e verso il suo territorio in rappresaglia a un simile divieto del Regno Unito sui voli Aeroflot.
Le autorità russe hanno anche lamentato la “restrizione parziale” dell’accesso a Facebook dopo che la rete di social media ha limitato gli account di diversi media sostenuti dal Cremlino. Il watchdog russo delle comunicazioni statali Roskomnadzor ha affermato di aver chiesto a Facebook di revocare le restrizioni imposte giovedì all’agenzia di stampa statale RIA Novosti, al canale televisivo di stato Zvezda e ai siti di notizie filo-Cremlino Lenta.Ru e Gazeta.Ru.
In segno di rabbia, anche papa Francesco si è recato in persona all’ambasciata russa per “esprimere la sua preoccupazione per la guerra”, ha detto il Vaticano. È stato un gesto straordinario, pratico, poiché di solito i papi ricevono ambasciatori e capi di stato in Vaticano. Per papa Francesco, capo di stato vaticano, lasciare la città-stato e recarsi a breve distanza dall’ambasciata russa presso la Santa Sede è stato un gesto eccezionale.
L’invasione di Putin ha avuto ripercussioni anche nel mondo dello sport
La finale di UEFA Champions League del 28 maggio, il Super Bowl del calcio europeo, non si disputeranno più a San Pietroburgo, ma a Parigi. Anche la Formula 1 ha fatto barriera contro il Gran Premio di Russia per protesta. La Russia è stata inoltre esclusa dalle finali di maggio a Torino, in Italia.
Taiwan oggi ha annunciato che si sarebbe unito alle sanzioni economiche, senza specificare altro. Le sanzioni potrebbero potenzialmente concentrarsi sul controllo delle esportazioni di chip semiconduttori, di cui Taiwan è il produttore dominante.
Cina amica di Putin
A stagliarsi dalla parte della Russia, c’era da immaginarselo, la Cina che anche se la maggior parte delle nazioni asiatiche si è mobilitata per sostenere l’Ucraina, ha continuato a denunciare le sanzioni contro la Russia e ha incolpato gli Stati Uniti e i loro alleati diaver provocato Mosca. Pechino, preoccupata per la potenza americana in Asia, ha allineato sempre più la sua politica estera con la Russia per sfidare l’Occidente.
“Il governo cinese sta cercando di allentare le restrizioni commerciali con la Russia e questo è semplicemente inaccettabile”, si è lamentato il primo ministro australiano Scott Morrison. “Non vai a gettare un’ancora di salvezza in Russia nel bel mezzo di un periodo in cui stanno invadendo un altro paese”, ha aggiunto.
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