In cima all’agenda politica di Pechino c’è il taglio del debito. I governi locali in Cina stanno correndo per rimettere a posto i conti che a causa dei prestiti fuori bilancio non quadrano. Alla fine del mese scorso, il Consiglio di Stato ha dichiarato che avrebbe consentito al Guizhou, una delle province più povere e indebitate della Cina, di ritardare il rimborso del credito. Negli ultimi anni, il governo centrale ha intensificato la supervisione dei cosiddetti Local Government Financing Vehicle, (LGFV), ossia un veicolo di finanziamento del governo locale in Cina. Come vengono distribuiti questi finanziamenti proliferati dopo la crisi finanziaria globale nel 2008? Con società di investimento che vendono obbligazioni nei mercati obbligazionari per finanziare lo sviluppo immobiliare e altri progetti infrastrutturali locali, creati per aggirare le restrizioni sui prestiti del governo locale.
Poiché i principali finanziatori dei LGFV sono le banche, un default su larga scala potrebbe innescare il contagio nel settore bancario, scrive Scmp. Il numero di LGFV è cresciuto rapidamente dal 2008. Guangfa Securities stima che a dicembre 2021 c’erano un totale di 3.060 LGFV che vendevano debito nel mercato obbligazionario pubblico. Una revisione a livello nazionale dell’Ufficio nazionale dei conti nel 2017 ha rilevato che alcuni funzionari del governo locale avevano “punti di vista errati” sui loro risultati politici e hanno utilizzato prestiti eccessivi per aumentare le loro prestazioni. Secondo il rapporto di audit, alcuni funzionari non hanno considerato se avevano i mezzi per ripagare il debito prima di intraprendere un progetto, ignorando le linee guida di finanziamento. È stato inoltre riscontrato che le istituzioni finanziarie hanno ignorato le linee guida sulla gestione del rischio, offrendo fondi ai governi locali sulla base solo delle loro garanzie di rimborso, piuttosto che della loro capacità di pagare.
Lu Ting, capo economista cinese di Nomura, ha stimato che il debito nascosto del governo locale, inclusi prestiti e obbligazioni, abbia raggiunto i 45 trilioni (7 trilioni di dollari) di yuan alla fine del 2020, equivalenti al 44% del prodotto interno lordo (PIL) cinese. In pratica il debito è più che quadruplicato dai 9,6 trilioni di yuan che corrispondevano al rosso cassa alla fine del 2010, (circa il 23% del PIL), secondo la stima di Lu.
Qual è il piano di Pechino per frenare il debito LGFV?
Il ministero delle Finanze ha affermato che nel 2018 tutti i debiti nascosti dovranno essere rimborsati entro i prossimi 5-10 anni. Nel 2019, il ministero delle finanze ha iniziato a lanciare un programma pilota per scambiare il debito nascosto con il debito in bilancio a livello locale, concentrandosi sulle regioni con economie più deboli soggette a forti pressioni di rimborso. L’anno scorso ha pubblicato ulteriori linee guida sull’uso dei proventi delle obbligazioni a scopo speciale, che vengono incanalati nella spesa per infrastrutture, per contrastare l’uso improprio di fondi e l’appropriazione indebita da parte dei funzionari del governo locale. Il governo centrale lo scorso maggio ha iniziato ad attuare un sistema di “restrizioni a quattro colori” affinché chi aveva già un debito alto incontrasse delle limitazioni alla raccolta fondi nei mercati dei capitali.
Quanto sono efficaci le nuove misure di controllo del debito?
All’inizio di questo mese, il centro manifatturiero cinese, nella provincia del Guangdong, ha dichiarato di aver ripulito tutto il suo debito nascosto prima della scadenza del ministero delle finanze. Tuttavia, non ha fornito alcun dettaglio su come è stato raggiunto.
Gli analisti ritengono che sia probabile che il governo provinciale del Guangdong abbia utilizzato il programma pilota del ministero per scambiare parte del suo debito nascosto con una quota di obbligazioni assegnata dal ministero. Il governo del Guangdong potrebbe anche aver trasferito alcuni fondi a contee più piccole a corto di liquidità per aiutare a ripagare il debito in sospeso.
La società di ricerca Guangfa Securities ha anche stimato che al 20 gennaio, 27 dei 31 comuni a livello provinciale della Cina hanno aderito al programma di scambio di debiti. Pechino ha raccolto 277 miliardi di yuan, mentre Liaoning, Chongqing, Tianjin e Xinjiang hanno accumulato circa 40-50 miliardi di yuan.
La provincia sud-occidentale, che ha una popolazione di oltre 38 milioni di abitanti ed è famosa per la produzione del famoso liquore Mao-tai, fa affidamento sulla vendita di terreni e sui trasferimenti del governo centrale per il finanziamento.
La contea di Dushan della provincia ha ammesso “prestiti sconsiderati” dopo aver intrapreso un’attività di costruzione tra il 2016 e il 2020, che includeva una serie di progetti di elefanti bianchi. A partire dal 2020, YY Rating ha stimato che il rapporto debito/ricavi del Guizhou ha raggiunto il 706,56%, il secondo più alto tra tutte le province.
C’è un futuro per le LGFV?
Sì. Ma forse non per tutti i governi locali. La trasformazione di LGFV in operazioni commercialmente valide richiede un ambiente regionale favorevole e non tutti i governi locali hanno attività redditizie adatte allo sviluppo delle piattaforme, ha affermato Guangfa Securities.
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