Ventiquattro giorni dopo l’invasione di Mosca in Ucraina, la guerra continua su più fronti. Le forze russe tagliano fuori l’esercito ucraino dal Mare d’Azov nel Donetsk. Mosca conferma di aver usato per la prima volta nel conflitto il missile ipersonico Kinzhal, la super-arma segreta di ultima generazione, per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell’ovest dell’Ucraina. Mariupol è ancora sotto attacco e a Zaporizhia c’è il coprifuoco.
Le minacce all’Italia
Il direttore del dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov, ha detto all’agenzia Ria che se Roma e altre capitali Ue non fermeranno le misure economiche contro il suo Paese ci saranno ‘conseguenze irreversibili’ puntando il dito contro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini dicendo: “Ci chiese aiuto per il Covid e ora è tra i falchi”. “Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la “totale guerra finanziaria ed economica” alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili”, ha aggiunto Paramonov, citando ancora il ministro Guerini. “Non diamo peso alla propaganda”, ha ribattuto il ministro della Difesa italiano. “Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo”. Anche il premier, Mario Draghi ha poi voluto fare sapere la sua opinione in merito: “Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il Ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale”. Anche il ministero degli Esteri italiano ha “respinto con fermezza le dichiarazioni minacciose di Paramonov” e ha poi invitato il ministero degli Esteri russo ad “agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione nei confronti dell’Ucraina, che la Farnesina condanna fortemente’. ‘L’Italia, con i partner europei ed internazionali – sottolinea una nota – continuerà a esercitare ogni pressione affinché la Russia torni nel quadro della legalità internazionale’.
Sergey Lavrov
L’Occidente sta conducendo una guerra dell’informazione contro la Russia, include elementi di terrorismo dell’informazione, ha affermato venerdì il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un’intervista al canale televisivo RT. “Spesso avviene la sostituzione delle nozioni. Quando succede qualcosa, come proteste di massa, manifestazioni che non piacciono a [l’Occidente], lo chiamano immediatamente terrorismo interno. È una guerra. È una guerra che coinvolge metodi di terrorismo dell’informazione. non c’è dubbio su questo”, ha detto all’agenzia russa Tass. Secondo Lavrov, il campo dell’informazione globale è dominato dai media americani e britannici e dal mondo anglosassone in generale. La Russia occupa un posto modesto qui, ha detto il ministro degli Esteri. “È un’altra questione qual è la qualità di questi punti vendita di informazioni”, ha aggiunto. “Abbiamo capito molto tempo fa che non esiste un media occidentale indipendente. Negli Stati Uniti, solo Fox News sta cercando di presentare un punto di vista alternativo. Ma quando guardi altri canali, quando leggi i social network e le piattaforme Internet , quando il presidente ad interim è stato bloccato, ti rendi conto che questa censura continua su larga scala”, ha sottolineato Lavrov.
Poi parlando di TikTok e di altre piattaforme simili, Lavrov ha notato che Washington è essenzialmente attraente per i bambini perché queste piattaforme sono utilizzate da ragazzi e ragazze molto piccoli. “Credo che questo sia un tentativo di fare loro il lavaggio del cervello per il resto della loro vita, e questo è indecente e non giusto. Se vuoi la concorrenza dell’informazione, se vuoi la concorrenza tra i media, allora ci devono essere delle regole.
L’appello via Facebook di Zelensky
Il presidente Volodymyr Zelensky ha postato un videomessaggio su Facebook e, rivolgendosi a Vladimir Putin, ha detto: “E’ tempo di colloqui di pace, senza indugio. Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi”.
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