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MUORE IL GIORNO DEL SUO 50ESIMO COMPLEANNO TAYLOR HAWKIN, IL BATTERISTA DEI FOO FIGHTERS


Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters, è morto oggi, 25 marzo, il giorno del suo compleanno a 50 anni

Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters, è morto oggi, 25 marzo, giorno del suo compleanno, a 50 anni. I Foo Fighters hanno annunciato la sua morte con un post che recita, in parte, “La famiglia Foo Fighters è devastata dalla tragica e prematura perdita del nostro amato Taylor Hawkins. Il suo spirito musicale e la sua risata contagiosa vivranno con tutti noi per sempre”.

La band era a Bogotà, in Colombia, dove avrebbero dovuto suonare venerdì, ma la morte di Taylor ha bloccato ovviamente tutto. Lo storico batterista del gruppo aveva 50 anni. La polizia non si è sbilanciata sulla causa del decesso, ma fonti vicine a Hawkins hanno riferito che sarebbe legata al consumo di droga

L’ultima esibizione di Taylor è stata al Lalapalooza in Argentina questo mese. E non sembrava avesse problemi di salute.

Hawkins è entrato nel modo della musica prendendo lezioni di pianoforte da adolescente, dilettandosi anche alla chitarra, ma poi ha scoperto che la sua vera passione era la batteria. I suoi idoli divennero presto Stewart Copeland dei Police e Roger Taylor dei Queen.

La band Foo Fighters

Quando ha deciso di spingersi oltre, ha iniziato  a suonare in vari gruppi fino ad approdare in un progetto di musica sperimentale chiamato Sylvia. Successivamente è entrato nei Sexual Chocolate, accompagnando Alanis Morissette in tour e in studio. Nel 1997 è stato reclutato da Dave Grohl per sostituire il batterista William Goldsmith nei Foo Fighters in tour e in studio. Con il gruppo, Hawkins si è sperimentato anche nel ruolo di voce solista, nel 1999 per la cover di Have a Cigar dei Pink Floyd, inserita come lato B del singolo Learn to Fly, nel 2005 nel singolo Cold Day in the Sun, nell’album In Your Honor, e nel 2017 nel brano Sunday Rain dell’album Concrete and Gold.

Taylor in passato ha avuto problemi di abuso di sostanze. Nell’agosto del 2000, durante un tour nel Regno Unito, venne ricoverato in gravissime condizioni a causa di un abuso di psicofarmaci e alcool  ma c’è chi ha avanzato anche l’ipotesi che si trattasse di una overdose di eroina. Assieme a Dave Grohl, è stato il volto più riconoscibile dei Foo Fighters e proprio l’anno scorso, lui e il gruppo sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Prima di entrare a far parte degli FF, Taylor era stato il batterista in tournée per Alanis e anche per Sass Jordan. Nel contempo aveva iniziato un progetto parallelo con i Taylor Hawkins and the Coattail Riders, il gruppo musicale statunitense che aveva fondato nel 2004. Taylor lascia la moglie e tre figli: Oliver Shane e le figlie Annabelle ed Everleigh cui la band ha inviato le condoglianze: “I nostri cuori sono con sua moglie, i suoi figli e la sua famiglia”.

Taylor e i suoi compagni di band dei Foo Fighter avrebbero dovuto essere gli headliner di Lollapalooza Brazil domenica sera. Ovviamente, quel concerto è ora sospeso.



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