Dallo scorso 25 febbraio, allo scoppio del conflitto, molti artisti visivi e video, fotografi, art director hanno aderito all’iniziativa @putinpeace inviando opere d’arte alla pagina Instagram dedicata che poi sono state messe nella disponibilità di PEACE OF ART, l’asta benefica online che attraverso la piattaforma di Catawiki le sta battendo all’asta con l’obiettivo di devolvere il ricavato alla Fondazione Cesvi che sin dalle prime ore dopo lo scoppio della guerra è intervenuta in Ucraina, nell’ambito della rete internazionale Alliance2015, dove sono stati inviati convogli umanitari ed ha attivato progetti al confine con Ungheria e Romania per supportare la popolazione in fuga. Con un’unica avvertenza: “The gallery will close when the war is over”(La galleria chiuderà i battenti quando finirà la guerra).
L’intero ricavato dell’asta PEACE OF ART verrà devoluto a favore di Fondazione Cesvi, presente in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet per supportare i rifugiati attraverso l’accoglienza alle frontiere, offrendo spazi sicuri in cui garantire protezione, servizi essenziali, assistenza legale, riposo e gioco, soprattutto per mamme, bambini, anziani e persone con disabilità. Inoltre, in collaborazione con i partner europei di Alliance2015 continua a essere presente in Ucraina per assistere gli sfollati garantendo aiuti umanitari e kit medici.
I tre fondatori (Fabrizio Spucches – Catania 1987, Andreana Ferri – Livorno 1992, Umberto Cofini – Padova 1993), hanno sin da subito affiancato il progetto social con azioni concrete: Spucches ha infatti intrapreso un viaggio di oltre due settimane nelle zone di guerra, incontrando persone, rifugiati, associazioni umanitarie, volontari, raccogliendo testimonianze nei centri di accoglienza e sui mezzi in fuga, dando il benvenuto in UE, offrendo ogni aiuto e sostegno laddove possibile. Con il materiale raccolto ha condiviso tramite la pagina @putinpeace un racconto day by day permettendo ai cittadini ucraini di non sentirsi soli e, a noi, di partecipare al dramma che si sta consumando attraverso gli occhi delle molte persone ritratte. Lo stesso per Umberto Cofini, che ha intrapreso il viaggio con Francesco Perruccio.Tra gli autori che hanno aderito al progetto, per ora, ma lista è in continuo e generoso aggiornamento, e che doneranno le opere in asta: Pavlo Makov (l’artista ucraino che rappresenterà il Padiglione nazionale alla Biennale di Venezia) con Sergiy Zhadan, Oliviero Toscani, Jean-Charles De Castelbajac, TvBoy, Goldschmied & Chiari, Giorgio Galimberti, Lady Tarin, Orticanoodles, Giuseppe Veneziano, Ludovica Bastianini, Merle Goll.
PUTINPEACE cerca di fare la propria parte.
PUTINPEACE chiuderà quando la guerra sarà finita e non vede l’ora di chiudere.
PUTINPEACE parla a nome di tanti perché “Welcome to European Union”.
Per condividere immagini, video, fotografie contro la guerra e per sostenere il progetto:
@putinpeace
#putinpeace
Per partecipare all’asta benefica PEACE OF ART fino al 10 aprile:
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