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UE IMPONE DIVIETO TOTALE DI TRANSAZIONE A 4 BANCHE RUSSE E LANCIA PIATTAFORMA PER L’APPROVVIGIONAMENTO CONGIUNTO DI GAS E IDROGENO


Ieri i paesi dell’UE hanno approvato il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che oltre a includere restrizioni su individui e istituzioni finanziarie, pone anche l’embargo sulle importazioni di carbone, nonché sulle forniture di beni high-tech. Ovviamente Putin ha voluto dire la sua e tramite il suo portavoce Dmitry Peskov che ha fatto sapere alla stampa che “la Russia reindirizzerà le forniture di carbone verso mercati alternativi, spostando le esportazioni nei paesi dell’Asia-Pacifico utilizzando la capacità libera nei porti del Mar Nero e del Baltico”. Sottolineando che il carbone è una merce preziosa.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che la Germania dovrebbe sfruttare appieno il periodo di transizione di quattro mesi per eliminare gradualmente le importazioni di carbone dalla Russia. Provocando la risposta del vice primo ministro russo Alexander Novak che ha dichiarato che “sarà difficile per alcuni paesi europei, che dipendono fortemente dalle importazioni russe di carbone, rifiutare immediatamente le spedizioni russe”. 

L’UE impone il divieto totale di transazione a quattro principali banche russe

Nel quinto pacchetto di sanzioni contro Russia e Bielorussia, oggi l’Unione Europea ha vietato le transazioni e congelato i beni di “quattro banche chiave russe” sul suo territorio. I nomi delle banche saranno pubblicati a breve nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Le sanzioni entreranno in vigore all’avvenuta pubblicazione.

“Un divieto totale di transazione è imposto a quattro banche russe chiave che rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo. Dopo essere state de-SWIFT, queste banche saranno ora soggette a un congelamento degli asset, venendo così completamente tagliate fuori dai mercati dell’UE”

In precedenza, l’Unione Europea ha disconnesso sette banche russe dal sistema internazionale di pagamenti interbancari SWIFT, tra cui VTB, Rossiya, Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e VEB.RF.

L’UE lancia la piattaforma per l’approvvigionamento congiunto di gas e idrogeno

La Commissione europea (CE) alcune ore fa ha annunciato di aver lanciato la piattaforma per l’approvvigionamento congiunto di gas e idrogeno da parte dei membri dell’UE. “Al fine di garantire l’approvvigionamento energetico dell’UE a prezzi accessibili nell’attuale contesto geopolitico e di eliminare gradualmente la dipendenza dal gas russo, la Commissione europea ha istituito con gli Stati membri una piattaforma dell’UE per l’acquisto comune di gas, GNL e idrogeno”, questa la dichiarazione.

L’importazione di gas russa copre fino al 40% del consumo di gas nell’UE. La Commissione europea ha affidato ai membri dell’UE il compito di ridurre di due terzi le importazioni dalla Russia entro la fine del 2022

La piattaforma “sarà un meccanismo di coordinamento volontario, che riunirà la Commissione e gli Stati membri, sostenendo l’acquisto di gas e idrogeno per l’Unione, facendo un uso ottimale del peso politico e di mercato collettivo dell’UE”, ha osservato la Commissione europea . “La Commissione gestirà la piattaforma coprendo tutti gli aspetti della catena del valore, dell’offerta e della domanda globali, dei meccanismi di mercato, delle infrastrutture e della sicurezza dell’approvvigionamento”, ha aggiunto la CE.

“Italia e Olanda sono unite nella vicinanza all’Ucraina, ai suoi cittadini e alle sue istituzioni, nei valori fondanti Ue e nel legame transatlantico”. Così il premier Mario Draghi dopo l’incontro con il primo ministro Olandese Mark Rutte. “Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra, Mosca dovrà rendere conto di quanto accaduto”. 

 “L’Ue deve mostrare convinzione e rapidità”, ha detto Draghi. “Dobbiamo ritrovare lo stesso spirito” della pandemia “sulla politica energetica e economica. Servono soluzioni strutturali che limitino il prezzo dell’energia” a tutela di famiglie e imprese”, ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte. “Gli interventi di politica energetica non possono gravare solo sul bilancio pubblico nazionale, devono essere strutturali. È il momento di agire”, ha aggiunto. Sulle rinnovabili “dobbiamo fare un passo avanti, rendere queste autorizzazioni che stanno fermando le nuove installazioni possibili in tempi molto molto rapidi, credo che ci sia un buon consenso nel governo, è cosa che faremo nel prossimo consiglio dei ministri o il successivo”, ha spiegato Draghi. “Non sono riuscito a convincerlo ma ha fatto un passo fondamentale: mi ha assicurato che non c’è nessuna” questione “di principio e si è detto disponibile ad esaminare tutte le ragioni e avere una discussione aperta”.

“Sanzioni indecenti? Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo tutti i giorni”, ha concluso Draghi.

“Il terrore della guerra è tornato nel nostro continente. Sono d’accordo al 100% con l’appello di Draghi per far cessare le violenze in Ucraina. Siamo inoltre convinti a continuare a sostenere e aiutare l’Ucraina. In questo senso le sanzioni sono molto importanti”, ha detto il primo ministro olandese. “La Commissione europea – ha proseguito – continuerà a formare pacchetti di sanzioni. Speriamo non sia necessario, ma il momento è cruciale. Cerchiamo di raggiungere accordi rapidamente” e di fare in modo che “la dipendenza da gas e energia russa diminuisca”.
“Il tetto sul prezzo del gas ha dei pro e dei contro, non siamo completamente d’accordo ma abbiamo detto che saremo pragmatici”. Così il primo ministro olandese Mark Rutte al termine dell’incontro con il premier Mario Draghi spiegando che “dobbiamo agire come unione europea” e farlo “rapidamente”.



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