In Cina i produttori di veicoli elettrici hanno raggiunto il picco delle 455.000 unità vendute il mese scorso, con un aumento del 43,6% rispetto a febbraio. Questo rialzo però potrebbe avere breve durata, hanno affermato gli analisti, poiché la pandemia di Covid-19 a Shanghai e in alcune basi di produzione a causa di un nuovo lockdown potrebbe bloccarsi.
“I produttori dei veicoli a nuova energia (NEV) del paese hanno registrato un aumento delle vendite”, spiega un venditore, “perché le case automobilistiche sono riuscite a procurarsi componenti sufficienti nelle prime fasi dell’epidemia di Covid-19 per aumentare la produzione e soddisfare l’aumento della domanda. Ma ora che le scorte stanno finendo il commercio potrebbe avere un brusco blocco, come è accaduto anche a Tesla qualche giorno fa e più recentemente a Nio”. E non solo a loro. Ma anche a Volkswagen, Hongqi e Toyota, queste case automobilistiche prima producevano almeno 15.000 veicoli al giorno a Shanghai e Changchun, capitale della provincia di Jilin, ora invece gli stabilimenti sono inattivi.
La produzione nello stabilimento Tesla di Shanghai, che produce auto per la Cina e i mercati esteri, è stata interrotta dal 28 marzo quando le autorità locali hanno inasprito le misure per contenere la diffusione della variante Omicron. Tesla normalmente produce 6.000 auto Model 3 e 10.000 Model Y a settimana nella sua fabbrica di Shanghai, il primo stabilimento all’estero della casa automobilistica, ha affermato Reuters citando una fonte della casa automobilistica.
“Questo è stato un trimestre eccezionalmente difficile a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento e della politica cinese zero-COVID”, ha detto il CEO di Tesla Elon Musk in un tweet all’inizio di questo mese. Il colosso automobilistico tedesco Volkswagen ha dichiarato al China Daily che la sua joint venture con SAIC Motor ha interrotto la produzione a Shanghai il 1 aprile. La casa automobilistica non ha detto quanto sia stata gravemente colpita ma bastano i numeri per capirlo: che nello stesso mese dell’anno scorso, la SAIC Volkswagen vantava una produzione di più di 3.300 veicoli al giorno. “Anche l’altra joint venture di Volkswagen, FAW-Volkswagen, con sede a Changchun, ha interrotto la produzione a fine marzo”, ha affermato Volkswagen Group China. Un rappresentante della FAW-Volkswagen ha affermato che al momento non c’è un programma per la ripresa del lavoro. La casa automobilistica, che produce e vende automobili Volkswagen e Audi, nell’aprile 2021 vantava un record di vendite superiore ai 5.000 veicoli al giorno Anche gli altri stabilimenti di FAW, compresi quelli di Hongqi e della joint venture FAW-Toyota, hanno interrotto la produzione da marzo facendo fare un tonfo al fatturato visto che il gruppo nel suo insieme nello stesso periodo lo scorso anno vendeva più di 10.000 veicoli al giorno.
Secondo Reuters, i principali fornitori di automobili Aptiv e Thyssenkrupp hanno chiuso i loro stabilimenti a Shanghai a partire dal 29 marzo. Tuttavia, la joint venture di SAIC con GM ha continuato la produzione attraverso una gestione ad anello, che significa che i lavoratori hanno vissuto in completo isolamento, vivendo e lavorando in fabbrica, per prevenire la trasmissione del virus (a joint venture produce veicoli Buick, Chevrolet e Cadillac, Ndr). La China Association of Automobile Manufacturers non ha ancora rivisto le stime di vendita di auto per quest’anno. All’inizio di quest’anno ha affermato che potrebbe raggiungere 27,5 milioni, in aumento del 5,4% rispetto al 2021.
La scorsa settimana, l’associazione ha affermato che le vendite di veicoli in tutto il paese sono state stimate in circa 2,25 milioni di unità a marzo, in calo dell’11% su base annua. Le vendite nel primo trimestre, 6,52 milioni, sono aumentate dello 0,5% su base annua.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.