La Procura di Bari ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d’inchiesta barese è stato aperto a carico di ignoti per “collaborazione internazionale su crimini di aggressione”. Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle Procure presso la Corte penale internazionale e nei diversi Stati membri di “conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l’umanità commessi in Ucraina”. A Bari l’indagine, delegata alla Polizia, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Francesco Giannella.
Oggi è stato il secondo giorno di visita a Washington, per il premier italiano Mario Draghi che ha tenuto una conferenza stampa presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, dopo l’incontro di ieri alla Casa Bianca con il Presidente Biden. Poi alla Camera dei Rappresentanti ha incontrato la Speaker Nancy Pelosi e i leader dei Gruppi politici del Congresso.
Al centro del colloquio tra Biden e Draghi, durato oltre un’ora, la guerra in Ucraina, le conseguenze economiche della guerra, i negoziati di pace.
“L’incontro di ieri con il presidente Biden è andato molto bene. In questo incontro ci siamo trovati d’accordo sul fatto che bisogna sostenere l’Ucraina”, ha detto il presidente Draghi “ma bisogna anche cominciare a parlare di pace. E deve essere una pace che vuole l’Ucraina. Abbiamo concordato che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca, ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace”, ha sottolineato Draghi. “Il percorso negoziale è molto difficile, ma il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta. La guerra”, ha proseguito il capo del governo kitaliano, “ha cambiato fisionomia, inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire, oggi il panorama si è completamente capovolto, certamente non c’è più un Golia, certamente quella che sembrava. Tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Usa” ha ribadito il presidente del Consiglio. “All’ inizio della guerra in parlamento si diceva in l’Italia che dovevamo avere un ruolo, io risposi che non bisogna cercare un ruolo, bisogna cercare la pace, chiunque siano le persone coinvolte l’importante è che cerchino la pace, non di affermazioni di parte. Non bisogna cercare di vincere, la vittoria poi non è definita: per l’Ucraina significa respingere l’invasione ma per gli altri?”, ha aggiunto Draghi.
Poi riguardo il problema dei prezzi dell’energia il premier italiano ha aggiunto. “L’Italia sta facendo molto per raggiungere l’indipendenza dal gas russo. Ho anche ricordato a Biden il tema della possibilità di mettere un tetto al prezzo del gas, ipotesi accolta con favore, anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo petrolio che su gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”. Nel mercato dell’energia “le distorsioni sono molto forti in Ue, ora i provvedimenti se si riusciranno a prendere sono in corso di programmazione” ma “in Ue dobbiamo essere d’accordo e come sapete i pareri non sono unanimi ma su questo noi continueremo ad andare avanti”.
“Le banche centrali devono aumentare i tassi, ma se li aumentano troppo il rischio è di far cadere il paese in recessione di questa difficoltà Lagarde è pienamente consapevole. La situazione è molto diversa tra Usa e Ue, in Usa il mercato del lavoro è a pieno impiego, in Europa no, quindi il passo di normalizzazione della politica monetaria sarà necessariamente diverso. Noi come governo possiamo cercare di attenuare la perdita di potere d’acquisto sulle categorie più deboli”, ha risposto Draghi ad una domanda sulla lotta all’inflazione.
“Con Joe Biden abbiamo parlato della crisi alimentare provocata dal blocco di grani vari dall’Ucraina perchè i porti sono bloccati. Lavrov ha detto che sono bloccati perché i porti sono minati. Questo può essere un primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone “, ha detto Draghi.
Nell’incontro con il presidente Biden è stato affrontato anche il tema della ricostruzione dell’Ucraina: ” L’Ue dia una risposta collettiva per la ricostruzione Ucraina. I singoli paesi non hanno risorse, l’Italia farà la sua parte insieme agli altri”. “A oggi non vedo una recessione quest’anno: il motivo è che abbiamo chiuso l’anno scorso molto molto bene e ci portiamo dietro una crescita acquisita. Mi pare molto difficile che quest’anno ci possa essere una recessione. È una situazione di grande incertezza ma non possiamo dire che andrà al peggio per tutta l’economia”, ha assicurato il premier.
Draghi negli Usa ha ribadito che occorre percorrere la strada della pace. “E’ un onore ricevere il premier italiano Mario Draghi essendo la prima speaker della camera italoamericana”, ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi accogliendo il capo del governo italiano a Capitol Hill. “Grazie all’Italia per l’ospitalità che da alle truppe americane ma anche per essere un partner di pace”, ha aggiunto. ” È un grande onore essere nel centro della democrazia e in un grande giorno per i rapporti tra Italia e Usa, i nostri rapporti stretti si sono rafforzati con la guerra in Ucraina”, ha detto Draghi. “Per me essere qui significa che un pezzo dell’Ue è qui, sono felice di essere qui non solo come italiano, ma anche come europeo”, ha aggiunto.
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