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CANNES, NELLA ROSA DEI FINALISTI SOLO DONNE E MONTA LA POLEMICA


ph. foto festival Cannes 2022

Saranno Kelly Richard, 58 anni di Miami, con Showing up, la regista francese quarantenne Léonor Serraille con Un petit frère, la 76enne Claire Denis, anche lei francese, con The stars at noon e l’italiana Valeria Bruni Tedeschi con Les Amandiers, a rappresentare la creatività femminile in concorso in questa edizione del Festival di Cannes (17-28 maggio). Un poker tutto al femminile sui 21 film in corsa (lo stesso numero dell’anno scorso, quando però i film erano 24) che ha sollevato un po’ di polemiche. A correre ai ripari ci ha il direttore artistico della kermesse cinematografica Thierry Fremaux, che in una recente intervista a Variety ha difeso il programma del Festival di quest’anno dicendo: “Le cose vanno viste in prospettiva.
L’anno scorso le donne hanno vinto tutti i primi a Cannes, tre diverse registe hanno vinto il Concorso ufficiale, la sezione Un Certain Regard e la sezione Cinefondation. Non ci sono quote a Cannes, qui selezioniamo i film esclusivamente in base ai loro meriti artistici”.
    THE STARS AT NOON a firma di Claire Denis riprende il titolo dell’omonimo romanzo di Denis Johnson del 1986. Si annuncia come un thriller-romantico ambientato in Nicaragua in un periodo di violenza e disordini politici. Taron Egerton interpreta un dipendente di una poco limpida compagnia petrolifera britannica che si imbatte in una giornalista in difficoltà (Margaret Qualley) incontrata nel bar di un hotel.


    In UN PETIT FRÈRE di Léonor Serraille la protagonista è invece Rose, una donna di origine ivoriana che arriva in Francia negli anni Ottanta e si trasferisce nella periferia parigina con i suoi due figli, Jean ed Ernest. Da lì inizia la sua difficile opera di integrazione fino ai giorni nostri.
    SHOWING UP di Kelly Reichardt, poetessa del cinema indipendente statunitense, racconta invece la storia di una scultrice (Michelle Williams), alle prese con l’allestimento della sua nuova mostra, che dovrebbe segnare un momento di svolta per la sua carriera artistica. Nel frattempo però l’artista si trova costretta a gestire anche i drammi quotidiani dei suoi familiari e dei suoi amici. Per Michelle Williams e Kelly Reichardt è la quarta volta che lavorano insieme dopo WENDY & LUCY (2008), MEEK’S CUTOFF (2010) e CERTAIN WOMEN (2016).
Infine, LES AMANDIERS di Valeria Bruni Tedeschi è una sorta di Amarcord personale della sua iniziazione alla recitazione e alla vita nei favolosi anni Ottanta a Parigi all’ombra dell’Aids e della droga. E questo attraverso una troupe di ventenni, Stella, Etienne e Adèle (Clara Bretheau) che, superato l’esame di ammissione per la prestigiosa scuola di Teatro fondata da Patrice Chéreau (Louis Garrel) e Pierre Romani (Micha Lescot), vivono la loro giovinezza tra amori, passioni e tragedie. Valeria Bruni Tedeschi è già stata nominata una volta per la Palma d’Oro, con UN CASTELLO IN ITALIA nel 2013.



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