Al termine di un incontro segnato dalle conseguenze dell’aggressione russa all’Ucraina, ieri i ministri degli Esteri dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno deciso oggi che l’Organizzazione non deve uscire indebolita dalla crisi, ma anzi rafforzato. Hanno riaffermato il loro impegno nei confronti dei valori del Consiglio d’Europa e del suo lavoro nel campo dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto e si sono impegnati a garantire la sostenibilità dell’Organizzazione.
Rinnovando la ferma condanna di tutte le violazioni da parte della Russia dei diritti umani e del diritto internazionale, compresi gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili in Ucraina e al patrimonio culturale e religioso, i ministri hanno invitato il Paese a cessare immediatamente la sua aggressione, a ritirare le sue forze di occupazione dal territorio dell’Ucraina e di rilasciare tutti i civili rapiti, compresi quelli trasferiti con la forza nel territorio della Federazione Russa. I ministri si sono impegnati a mobilitare la piena capacità del Consiglio d’Europa per garantire che la Russia sia pienamente responsabile delle violazioni dei diritti umani commesse. Inoltre è stato sottolineato che la Russia ha la responsabilità esclusiva di privare coloro che rientrano nella sua giurisdizione della protezione offerta dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo a partire dal 16 settembre 2022 e hanno ribadito il suo obbligo di eseguire integralmente le sentenze finali della Corte di Strasburgo.
Il Comitato dei Ministri ha confermato il suo sostegno e solidarietà all’Ucraina e il suo impegno incrollabile per l’indipendenza, la sovranità e il rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. I ministri hanno anche deciso di adottare un piano d’azione adeguato per l’Ucraina 2018-2022 comprendente misure per proteggere gli sfollati, sostenere i professionisti legali, fornire consulenza in relazione all’uomo della Convenzione europea dei diritti umani, raccogliere prove sulle violazioni dei diritti umani, proteggere i diritti dei bambini, combattere la violenza contro le donne e la tratta, proteggendo le persone vulnerabili, compresi i rom, e prevenendo la discriminazione, e anche misure a sostegno dei media e della magistratura ucraini. I ministri hanno sottolineato la necessità di rivedere le priorità del Consiglio d’Europa alla luce della nuova realtà del continente e di rafforzare in tutta Europa i valori dell’Organizzazione, in particolare attraverso la cooperazione con la società civile, anche in Russia e Bielorussia. E al fine di garantire la sostenibilità e la capacità dell’Organizzazione di svolgere efficacemente la propria missione e mandato, hanno deciso di garantire collettivamente le risorse finanziarie necessarie per colmare il vuoto nel suo bilancio 2022, a seguito dell’esclusione della Russia il 16 marzo. In programma anche la decisione del Comitato dei Ministri di organizzare un 4° Vertice dei Capi di Stato e di Governo.
Durante la sua riunione, il Comitato dei Ministri ha adottato tre raccomandazioni:
- Raccomandazione sulla protezione dei diritti delle donne e delle ragazze, dei rifugiati e dei richiedenti asilo
- Raccomandazione sulla lotta all’incitamento all’odio
- Raccomandazione sul ruolo della cultura, del patrimonio culturale e del paesaggio nell’affrontare le sfide globali (la raccomandazione invita gli Stati membri ad aiutare l’Ucraina ad affrontare le minacce al suo patrimonio culturale e a preservarlo con urgenza utilizzando le possibilità offerte in particolare dal convenzioni del Consiglio d’Europa).
Infine, il Comitato dei Ministri ha chiesto ai suoi Deputati di portare avanti l’elaborazione di uno strumento giuridico vincolante in materia di intelligenza artificiale e diritti umani, democrazia e stato di diritto, di finalizzare un progetto di Raccomandazione sui diritti umani e la protezione dell’ambiente e di garantire l’attuazione del riforma del sistema della Carta sociale europea dal 2023. Ha inoltre invitato tutte le parti della Convenzione sulla criminalità informatica a firmare e ratificare il Secondo Protocollo aggiuntivo sul rafforzamento della cooperazione e sulla divulgazione delle prove elettroniche (aperto alla firma il 12 maggio) e Stati membri del Consiglio d’Europa a firmare e ratificare la Convenzione sull’accesso ai documenti pubblici. Per quanto riguarda l’Unione Europea, principale partner del Consiglio d’Europa dal punto di vista politico, giuridico e finanziario, i ministri hanno ricordato l’importanza per l’UE dell’adesione alla Convenzione europea dei diritti umani dell’uomo.
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