L’attore e produttore cinematografico statunitense Kevin Spacey, 62 anni, è di nuovo finito nella morsa della giustizia questa volta nel Regno Unito, dove ha la cittadinanza britannica. Quattro i capi di imputazione per aggressione sessuale nei suoi confronti. Tre gli uomini che lo accusano.
Rosemary Ainslie, capo del Crown Prosecution Service, l’istituzione statale che opera in Inghilterra e in Galles, e che funge da pubblico ministero nei procedimenti penali e si occupa dell’applicazione della legge per i procedimenti dinanzi alla Magistrates’ court e alla Crown Court, ha detto a TMZ che le accuse penali per presunti incidenti risalirebbero a un periodo che va dal 2005 al 2013. La Ainslie ha aggiunto che i procedimenti penali sono già attivi contro Spacey, ma ha anche precisato che l’attore ha diritto a un “processo equo”.
Purtroppo questa non è la prima volta che Spacey affronta accuse di questo genere. Il divo è stato citato in giudizio anche nel 2020 da Anthony Rapp, l’attore di Star Trek: Discovery che lo ha incolpato di averlo aggredito sessualmente quando lui aveva solo 14 anni, mentre erano entrambi a Broadway.
Ad oggi sono 20 le persone, che hanno mosso accuse simili contro Spacey. Tuttavia l’attore non è mai stato processato con accuse penali. I pubblici ministeri del Massachusetts nel 2019 hanno archiviato un caso di violenza sessuale quando la presunta vittima si è rifiutata di testimoniare in tribunale. Esiliato dal mainstream hollywoodiano, già dalle prime accuse diffuse nel 2017, il divo in questi giorni era sereno sul set del nuovo film Peter Five Eight a Dunsmuir, in California. Gli addetti ai lavori lo hanno descritto tranquillo e sorridente, ma ora c’è chi è pronto a scommettere che questa per lui sarà una dolorosissima batosta.
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