Mario Balotelli, ex centravanti di Milan, Inter, Liverpool e della nazionale, ieri mattina si è presentato al palazzo di giustizia di Vicenza per difendersi da una presunta estorsione organizzata a suo danno da un legale e la sua giovane assistista che negano ogni addebito e accusano invece il calciatore di violenza nei confronti della ragazza che all’epoca dei presunti fatti era ancora minorenne.
Ma andiamo con ordine. Il flirt è vero e risale all’estate del 2017 quando il calciatore conobbe a Nizza questa ragazza iniziando con lei una lovestory durata fino al gennaio 2018.
Lei era minorenne, ma lui ha sempre detto di aver saputo che era maggiorenne (gli aveva mostrato una carta d’identità da lei modificata che in realtà era della cugina maggiorenne, Ndr). Quando la loro storia è finita lei lo ha accusato di violenza sessuale, asserendo di essere stata costretta ad avere rapporti con non voluti. Ma poi l’accusa è caduta in tribunale. La vicenda però non è finita in questo modo. Perché poi Balotelli ha deciso di portare sul banco degli imputati la ragazza ora maggiorenne e il suo legale accusandoli di tentata estorsione in concorso. Centomila euro, secondo il racconto di Balotelli e il suo avvocato, era la cifra chiesta dalla ragazza e il suo legale in cambio del silenzio sulla violenza sessuale mai avvenuta.
Quale il presunto ricatto? Spifferare il presunto scoop ai media, con l’inevitabile ondata di fango che si sarebbe riversata sul calciatore. Ma Balotelli, anziché cedere, ha deciso di passare al contrattacco, denunciando sia il legale sia la ragazza e chiedendo, 150mila euro di danni.
Ieri mattina il bomber ha ripercorso l’intera vicenda, rispondendo alle domande del pubblico ministero e del suo difensore, che assieme a lui si è costituito parte civile, in un’udienza durata più di due ore. Nelle udienze precedenti erano spuntate intercettazioni e secondo quanto riportato nelle chat e nelle conversazioni, il legale della ragazza avrebbe avuto in programma di comprare due Ferrari, “una gialla e una blu” con i soldi incassati. Insomma, una vera e propria trappola nei confronti di Balotelli. “L’avvocato mi ha detto che devo dirgli (a Balotelli, ndr) che ho un trauma, che non dormo e che non vado a scuola. Devo dire ste cose a Mario. E gli devo dire che mi chieda scusa, almeno. Così lo becco in pieno”, questa la telefonata tra la ragazza e un’amica frutto di una delle tante intercettazioni ascoltate in tribunale.
«Sono sicuro che alla fine la verità verrà a galla”, ha detto il legale della giovane donna, accusato di estorsione, sottolineando di aver sempre svolto al sua professione con rigore, scrupolo e onestà. “Non si è trattato di una tentata estorsione ma di una trattativa con il legale di Balotelli, che rientrava nel mandato ricevuto da una ragazza che mi aveva riferito e documentato di aver subito una violenza sessuale”.
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