Pechino sta allentando le misure anti-Covid, un passo verso la normalità scrive il Beijing Daily dopo un nuovo periodo di allerta e chiusure che sono state particolarmente pesanti. Anche se non come a Shanghai, che i mesi scorsi è ripiombata nella clausura più totale per il record di infezioni concentrate in alcuni quartieri.
Ora Pechino eliminerà il divieto di cenare nei ristoranti lunedì, in vigore dal 1 maggio. E anche i dipendenti costretti a lavorare da casa ora potranno tornare in ufficio.
Gli studenti delle scuole primarie e secondarie torneranno a scuola dal 13 giugno, mentre gli alunni della scuola materna rientreranno in aula il 20 giugno. Via libera anche per gli studenti universitari, che dopo le proteste nei campus per l’eccesso di restrizioni, ora avranno la possibilità di entrare e uscire in libertà dagli atenei e anche di tornare nelle loro città natali in modo sicuro e ordinato, in linea con le disposizioni di fine semestre.
I passeggeri del trasporto pubblico e le persone che entrano in luoghi ed edifici pubblici dovranno esibire un risultato negativo del test Covid-19 fatto entro le 72 ore, anziché 48 ore come richiesto prima, così come le persone che entrano ed escono dalla città. Biblioteche, musei, cinema e impianti sportivi riapriranno con una capacità del 75% e riprenderanno i viaggi locali, a condizione che i partecipanti siano stati completamente vaccinati. Il portavoce municipale di Pechino Xu Hejian ha affermato che la città continuerà a fornire servizi di routine per i test Covid-19 e a eseguire test a campione in differenti aree.
“La situazione epidemica a Pechino continua a migliorare e l’epidemia è complessivamente entrata nella sua fase finale. L’attuale focus sul controllo del Covid-19 è sui distretti di Fengtai e Changping. Ci atterremo alle misure rigorose esistenti e raggiungeremo l’obiettivo di zero Covid il prima possibile”, ha affermato Xu. Pechino ad oggi ha segnalato solo 19 contagi da Covid-19, inclusi tre casi asintomatici. Nove dei contagi erano nel distretto di Fengtai, mentre due erano a Changping. A livello nazionale, la Cina ha riportato 88 infezioni fino a poche ore fa, delle quali 55 erano asintomatiche, secondo la Commissione sanitaria nazionale. Shanghai, che mercoledì ha concluso il blocco di due mesi in tutta la città per i suoi 25 milioni di residenti, ha segnalato sei casi sintomatici rispetto ai cinque del giorno precedente e 16 casi asintomatici, rispetto ai nove del giorno prima.
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