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LAGARDE, AUTUNNO IN SALITA


Christine Lagarde, presidente Bce

Il tasso di inflazione annuo dell’area dell’euro era dell’8,6% a giugno 2022, rispetto all’8,1% di maggio. Un anno prima, il tasso era dell’1,9%. L’inflazione annuale dell’Unione Europea era del 9,6% a giugno 2022, rispetto all’8,8% di maggio. Un anno prima, il tasso era del 2,2%. Questi dati sono pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea .

Per la prima volta in 20 anni, l’euro ha raggiunto brevemente la parità con l’USD. Inflazione: 8,6% tasso sui depositi della BCE ancora negativo: -0,5%

“Politicamente ed economicamente siamo più forti insieme, soprattutto in questi tempi incerti”, ha detto Christine Lagarde, presidente della Bce. “La nostra moneta comune, l’euro, offre protezione contro i venti contrari che dobbiamo affrontare. Siamo responsabili di preservare l’integrità dei sistemi monetari e di pagamento nell’interesse dei cittadini. Un euro digitale potrebbe svolgere un ruolo decisivo e vantaggioso in questo sforzo, fungendo da bene pubblico per la transizione della nostra società ed economia nell’era digitale”.

Nel frattempo si fanno già sentire gli effetti del rialzo dei tassi che come anticipato dalla Bce sono già saliti a luglio dello 0,25%. Il prossimo ritocco sarà a settembre e “se le prospettive inflazionistiche persisteranno o si deterioreranno, un incremento più ampio in occasione del nostro incontro di settembre sarà appropriato”, ha aggiunto Lagarde. “E il ritmo con cui adegueremo la nostra politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo e da come valuteremo l’andamento dell’inflazione a medio termine”. 

“Il rischio di frammentazione va stroncato sul nascere”

La Bce deve usare la “flessibilità” per “garantire una corretta trasmissione della politica monetaria” tra i Paesi dell’Eurozona ed “evitare un rischio di frammentazione”, ha proseguito la presidente della Bce, rispondendo a domande degli eurodeputati. “L’impiego di strumenti “anti-frammentazione”, ha spiegato Lagarde, “è una condizione preliminare per la corretta trasmissione della politica monetaria e, a coloro che sono preoccupati che ciò possa essere al di fuori del mandato, dico che è proprio al centro del mandato. Inoltre, ‘abbiamo deciso di incaricare i pertinenti comitati dell’Eurosistema insieme ai servizi della Bce di accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione all’esame del Consiglio direttivo”. 

Scudo anti – spread

“I lavori” per la creazione di uno scudo anti-spread “sono in corso”, così se il rischio di frammentazione si presenterà, sarà affrontato con gli strumenti adeguati, la flessibilità adeguata e la risposta “sarà efficace, proporzionata e nei termini del nostro mandato”, ha sottolineato Lagarde.

E riguardo l’inflazione che a maggio era intorno all’8,1% con i prezzi dell’energia in aumento del 39,2% al di sopra dei livelli di un anno fa, il presidente della Bce ha parlato di ulteriori rialzi.

“L’attuale ambiente inflazionistico pone chiaramente una sfida”, ha detto la presidente della Bce. “Le stime base sull’inflazione dello staff dell’Eurosistema sono state riviste significativamente al rialzo. Queste proiezioni indicano che l’inflazione rimarrà purtroppo elevata per qualche tempo. L’inflazione è prevista al 6,8% su base annua nel 2022, prima di declinare al 3,5% nel 2023 e al 2,1% nel 2024”.

Nel frattempo il costo di alimentari e servizi continua a salire

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 7,5% a maggio, riflettendo in parte l’importanza di Ucraina e Russia tra i principali produttori mondiali di beni agricoli. I prezzi sono inoltre aumentati più fortemente a causa delle rinnovate strozzature dell’offerta nel contesto della ripresa della domanda interna, in particolare nel settore dei servizi, con la riapertura della nostra economia. I salari stanno leggermente recuperando terreno. “I salari hanno cominciato a crescere, ma questa crescita resta moderata. Ci aspettiamo che la crescita salariale negoziata si rafforzi leggermente ulteriormente nel 2022 e poi rimanga al di sopra dei livelli medi per l’orizzonte di proiezione, supportata da mercati del lavoro rigidi, aumenti dei salari minimi e alcuni effetti di compensazione per gli elevati tassi di inflazione”, ha spiegato Christine Lagarde. E riguardo il caro energia, ha aggiunto in conclusione: “L’attività dell’area euro è frenata dagli elevati costi energetici, dall’intensificarsi delle interruzioni delle catene di approvvigionamento e dalla maggiore incertezza” causata dalla guerra della Russia in Ucraina”.



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