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PARIGI, MULTA AI NEGOZI CHE TENGONO ARIA CONDIZIONATA ACCESA E PORTE APERTE


A Parigi arrivano le multe per quei negozi che tengono accesa l’aria condizionata senza chiudere la porta del loro esercizio commerciale. La decisione, adottata con ordinanza comunale, punta a ridurre il dispendio di energia in un momento in cui la Francia e i partner dell’Unione europea sono chiamati a fare uno sforzo di ‘sobrietà energetica’ in vista dei possibili razionamenti di quest’inverno dovuti alla guerra russa in Ucraina. Lo stesso principio resterà valido nei mesi invernali per chi terrà la porta aperta con il riscaldamento acceso. Il provvedimento entra in vigore da lunedì e prevede una multa di un massimo di 150 euro per i trasgressori: esercizi commerciali, ma anche fornitori di servizi. La delibera cita, in particolare, “le conseguenze del riscaldamento climatico a Parigi e l’imperiosa necessità di ridurre, nel periodo attuale, i consumi energetici”. L’ordinanza esclude ristoranti o bar che dispongono di tavolini all’esterno regolarmente autorizzati. Parigi non è la prima città francese ad adottare una tale disposizione. Provvedimenti simili sono già stati varati di recente a Bourg-en-Bresse, Lione e Besancon. 

Anche in Italia, in tempi dove la parola emergenza non era ancora legata ai problemi pressanti con i quali gli italiani ora fanno i conti, la Confcommercio di Como alcuni anni fa aveva chiesto ai negozianti comaschi di seguire questa regola inserita nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana. La lotta al cambiamento climatico (e all’inquinamento atmosferico hanno poi obbligato a chiudere le porte anche dei negozi di Milano. Così anche all’ombra della Madonnina i pubblici esercizi che tenevano le porte sempre “spalancate”, sia in estate sia in inverno, con conseguente necessità di “pompare” maggiormente sul riscaldamento o sul raffrescamento dei locali, gioco forza hanno dovuto adeguarsi alle nuove regole.



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