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AUMENTA IL PREZZO DEL GAS, ITALIA CREA LA STRADA DELL’INDIPENDENZA DALLA RUSSIA


Balzo del prezzo del gas in Europa con i timori per una eventuale decisione della Russia di mantenere i flussi al minimo. Ad Amsterdam il prezzo è balzato a 200,40 euro al megawattora per poi ripiegare a 199 euro, con un aumento del 12,6%, a livelli di inizio marzo scorso.

“Uno dei capolavori di Mario Draghi è stata la sostituzione rapida dei 30 miliardi di metri cubi di gas russo, fatta in 5 mesi e che ci consentirà di passare il prossimo inverno probabilmente senza razionamenti”. Queste le parole di Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, la federazione delle 150 imprese siderurgiche italiane che fanno capo a Confindustria, oggi a Cuneo a Villa Tornaforte per l’incontro “Economia di guerra, crisi energetica, transizione ecologica”. Gozzi ha spiegato che “il prossimo inverno sarà il più difficile per la dipendenza ancora elevata dalla Russia. Ma il rigassificatore di Piombino sarà pronto a marzo 2023, quello di Ravenna nel 2024. Se si realizzano queste condizioni – ha aggiunto – non ci saranno razionamenti per l’industria. L’energia e il suo costo dipendono dalla geopolitica, non dall’economia. Per questo l’Italia avrà sempre più un ruolo fondamentale nel Nord Africa e nel Mediterraneo, riscoprendo la tradizione di Eni e di Enrico Mattei”.

Dove passano i gasdotti russi?

Il gas russo arriva in Italia tramite tre gasdotti.

Da lì il gas, con il Transgas, arriva in Austria e viene immesso nel Tag (Trans Austria Gas), controllato da Snam, che lo trasporta per 380km fino all’impianto di Tarvisio, in provincia di Udine e vicino ai confini austriaco e sloveno.

Dove sono i giacimenti di gas in Russia?

Uno dei giacimenti più grandi al mondo di gas Russia si trova in Siberia occidentale, subito a est del Golfo di Ob, sul Circolo Polare Artico, a ben 3500 chilometri a est di Mosca. Il primo giacimento gas Russia (secondo al mondo) è quello di Urengoy ed è gestito dal gruppo Gazprom.

Quanto gas importa la Ue dalla Russia

Nel 2021 l’Ue ha importato il 45% del gas dalla Russia. Ovvero oltre 380 milioni di metri cubi (mcm) al giorno tramite gasdotto, per un totale di circa 140 miliardi di metri cubi all’anno, secondo l’Iea. Altri 15 miliardi di metri cubi sono stati consegnati sotto forma di gas naturale liquefatto (gnl).

Lavrov in Etiopia

Oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è arrivato in Etiopia per una visita di lavoro, riferisce la TASS. Domani Lavrov dovrebbe tenere colloqui con il suo omologo etiope Demeke Mekonnen. Il massimo diplomatico visita l’Etiopia nell’ultima tappa del suo tour in Africa. Dall’Etiopia, si recherà a Tashkent, in Uzbekistan, per il Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.



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