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BERLUSCONI: “IL CAMPO LARGO? È SIMILE AL CAMPO SANTO”


Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

La paura fa novanta e ora per la sinistra è necessario guardare oltre. Anche verso Renzi perché l’unità fa la forza. Cade quindi l veto del Pd su Iv. “Nell’ultima settimana tutti i giorni il Pd ha detto ‘Renzi ci fa perde i voti e non lo vogliamo’. Forse hanno fatto due conti e la pensano diversamente”, ha detto il leader di Iv, ad Agorà, su Rai Tre. “Vogliamo parlare delle nostre proposte per gli italiani, non delle alleanze. La politica è una cosa seria, non è il gioco delle coppie”, ha detto Renzi su Rete 4, Zona Bianca. E su Sala ha aggiunto: “Sala è un bravo sindaco, sono orgoglioso di averlo indicato, mai dimenticherò lo sforzo comune che abbiamo fatto per l’Expo. Di Maio ha lasciato i 5 stelle, ma è quanto di più lontano da me”.

“Io spero che Giorgia Meloni non sia presidente del Consiglio, e lavorerò affinché non lo sia. Ma se lo diventerà rispetterò il voto del Parlamento. Non si vince mettendosi contro qualcuno, ma facendo proposte diverse” ha aggiunto Renzi. “Io vorrei sconfiggere la Meloni non con i fantasmi, ma con i contenuti”. Poi Renzi aggiunge una chicca. “Sono rimasto colpito perché al tavolo del consiglio europeo vanno i primi ministri e con alcuni ci scriviamo. Quando arrivò Draghi un premier mi disse: ‘Quando parla Draghi noi prendiamo appunti, quando parlava Conte andavamo a prendere il caffè’. Ecco, io vorrei ripartire da Draghi” ha il leader di Iv.

Anche Silvio Berlusconi ha colto l’occasione di dire la sua facendosi intervistare da Qn per chiarire che non ci sono veti sulla Meloni premier: “Giorgia Meloni, come Matteo Salvini, come tanti esponenti di Forza Italia e degli altri partiti della coalizione, ha tutte le carte in regola e l’autorevolezza per guidare un governo di alto profilo, credibile nel mondo, saldamente legato all’Europa e all’Occidente. Le tre grandi forze politiche del centrodestra sono tutte necessarie numericamente per vincere e politicamente per governare”, ha sottolineato Berlusconi. “Quindi non ha senso valutarle sulla base di sondaggi. Esiste la parte proporzionale perché siano gli elettori a misurare il peso dei singoli partiti”.

“Dalle elezioni uscirà una maggioranza di centro-destra”, prevede il premier, “la nostra presenza darà un carattere atlantista e europeista, liberale e cristiano. Non disperderemo quanto di buono c’è stato nell’esperienza del governo Draghi e a continuarne l’opera, imprimendo una svolta liberale. L’idea di un centro disancorato dal centro-destra porta ovviamente a creare un finto centro, alleato alla sinistra. Il contrario di quello che accade in Europa, di quello che chiede il Ppe. L’idea di una coalizione”, ha proseguito, “che vada da Calenda e dalla Bonino all’estrema sinistra di Speranza certamente mi preoccupa, ma al tempo stesso mi fa sorridere. Quello che mi lascia esterrefatto è che persone con la nostra storia e i nostri valori pensino di poter stare in quel progetto, in quel Campo Largo sempre più simile ad un Campo Santo”, ha detto ironicamente il cavaliere.

E sui transfughi

Poi parlando delle fuoriuscite dal partito Berlusconi ha detto di essere “amareggiato, sia per la scelta che per il metodo che hanno voluto seguire”. Con riferimento a Brunetta, Gelmini e Carfagna, “ho continuato ad illudermi fino all’ultimo che prevalessero le ragioni della coerenza ed anche della convenienza. Hanno rinnegato non me, ma i loro elettori, la loro storia, la loro vita. Sono amareggiato perché francamente non pensavo che trovassero un vantaggio ad andare altrove, non è mai successo per tutti coloro che sono usciti da Forza Italia, da Alfano a Bondi sono spariti e spariranno anche loro”, ha detto intervistato da Zona Bianca in onda su Rete 4.

“Sarà Forza Italia a indicare il premier perché io scendo in campo anche stavolta in una campagna elettorale, come ho fatto diverse volte perché sento dentro forte il dovere di farlo e quindi faremo una campagna elettorale in cui cercheremo di far pervenire agli italiani tutte le motivazioni che avrebbero nell’indicare noi con loro voto. Parleremo agli italiani che sono delusi, sfiduciati e che si sono astenuti e non sono andati avanti a votare”. E poi sulla squadra di governo cha aggiunto: “Ci stiamo lavorando, ci saranno i migliori nostri parlamentari, ma anche protagonisti del mondo della cultura e dell’impresa. Non ho nessuna ambizione politica, probabilmente mi candiderò in Italia”, ha rivelato Berlusconi smentendo l’ipotesi di una sua candidatura alla presidenza del Senato.

Il centro è finito. Non avrà successo

“Ѐ un centro finto, il centro siamo noi di Forza Italia e non credo che avranno neppure un buon risultato elettorale” ha detto Berlusconi rispondendo a una domanda sui risultati elettorali dei partiti di centro.

“Io non vedo unità nel centrosinistra, anzi. Il M5s non va con il Partito democratico, questo fatto è garanzia per noi della vittoria. C’è Calenda che con questo finto ‘centrino’ pensa di portarlo a sinistra ma saranno pochi voti. Calenda in 5 anni ha cambiato cinque volte partito e nome del proprio partito. Quindi, non c’è nessuna possibilità per la sinistra di superare i voti del centrodestra”, ha ribadito Berlusconi.

“Il mio sogno è di creare intorno alle città dei boschi e all’interno delle città dei corridoi verdi che uniscano tutte le parti verdi dei parchi delle stesse città, perché la natura è straordinaria, ci salva da tante malattie, ci fa vivere anche molto meglio, ma questo è un punto soltanto del programma che ieri abbiamo cominciato a discutere nella riunione che c’è stata con gli altri partiti. Aggiungiamo il dentista gratuito, anche per gli impianti costosi, per gli anziani che non hanno la possibilità di averlo. -spiega – E, infine, ci impegniamo a dimezzare i tempi di attesa per gli esami e per gli interventi sanitari perché adesso sono troppo lunghi. Questo ovviamente vede una grande azione nei confronti di tutta la sanità nazionale” ha aggiunto Berlusconi. “Farò la campagna elettorale anche sui social network. Mi sento in forma e penso di poter fare delle cose convincenti e credo non ci saranno comizi, almeno io li considero inutili le presenze territoriali” ha detto concludendo così l’intervista.



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