Dopo l’addio di Draghi allo scranno da premier del governo, in Italia i leader politici si danno battaglia in vista delle prossime elezioni facendo promesse di ogni genere e tipo.
Il programma del Pd
Il programma del Pd ha scelto un titolo eloquente per la sua campagna elettorale “Insieme per un’Italia democratica e progressista” e include tutti gli obiettivi del partito da qui al 2027. Quarantaquattro le schede tematiche che verranno illustrate con “una proposta al giorno” basate su tre pilastri base: sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale; lavoro, conoscenza e giustizia sociale; diritti e cittadinanza. Le parole che ricorrono di più nel programma del Pd, secondo un’analisi del Sole 24 ore, sono diritti, imprese e investimento. Anche sociale e sostenibile. Quanto ai verbi molta enfasi è stata posta su “vogliamo” e “proponiamo”. Pnrr è a quota 14. “Donne” si ripete 14 volte, “giovani” 22, “digitale” 27, “lavoratori” 15. E quelle meno ribadite? Sono “lavoro” e “lavoratori” che dovrebbero essere invece un cavallo di battaglia per un partito di sinistra.
Il programma del M5S
Il titolo è “Dalla parte giusta, cuore e coraggio per l’Italia di domani“. Il documento di 13 pagine rappresenta i nove punti delle richieste di Giuseppe Conte al presidente del Consiglio Mario Draghi, che di fatto hanno poi innescato la crisi di governo. Il programma contiene diverse proposte su temi economici, sociali e ambientali, ma anche politici: superbonus, cashback fiscale, inceneritori, salario minimo e anche il limite dei due mandati esteso a tutti i partiti politici.
La parola che ricorre di più è senza dubbio impresa (in tutti i suoi significati). In evidenza anche legge, lavoratori. Nessun riferimento viene fatto al Pnrr . Una curiosità: alla fine di ciascuna pagina scritto in piccolo viene ricordato il “capo della forza politica Giuseppe Conte“.
MIGRAZIONE. Si parla poi di migrazione, da affrontare con un dicastero ad hoc e “accordi di cooperazione con i Paesi di origine e di transito”, ristabilendo “una distinzione tra profughi umanitari e migranti economici”. Su questo versante viene richiamata la collaborazione con i Paesi dell’Ue da intensificare e rivedere.
POLITICHE UE. Si propone l’abolizione dell’unanimità nel processo decisionale e l’adozione di una politica estera comune.
DIRITTI. Su questo tema si annuncia una norma contro l’omotransfobia ma senza riferimenti alla legge Zan che Italia Viva contribuì a non far approvare. Per agevolare le future madri l’idea è quella di introdurre un “sostegno alle imprese per le spese di sostituzione di maternità“.
GIOVANI. Per i giovani si pensa di portare l’obbligo scolastico da 16 a 18 anni e di estendere il tempo pieno a tutte le scuole primarie. Per i ragazzi c’è anche l’idea di “far conoscere la Capitale d’Italia tramite un viaggio gratis per tutti gli under 25″.
CULTURA. La proposta del viaggio gratis si affianca a quella di istituire, per la popolazione con Isee inferiore a 15mila euro, un carnet che consenta l’accesso ai luoghi della cultura con dieci ingressi gratuiti.
Il programma del Centro Destra
Sottoscritto dai leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Lega Matteo Salvini e Forza Italia Silvio Berlusconi, con cui la coalizione si presenterà unita al voto del 25 settembre, il programma che è stato presentato il 12 agosto, ha un impatto immediato perché non si perde in panegirici. Il documento di quindici pagine, quindici punti, è molto snello, chiaro, e riassume le posizioni comuni di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Quali le parole che risultano più ripetute? Sostegno, tutela e promozione.
Il programma del Terzo Polo
Favorire una crescita economica inclusiva e sostenibile, allargare le opportunità per tutti e semplificare radicalmente la vita ai cittadini. Sono questi i tre obiettivi generali del programma confezionato dall’alleanza Azione-Italia Viva, presentato il 18 agosto 2022. Il documento, illustrato con le ministre che sostengono il Terzo polo, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini ed Elena Bonetti, insieme a Maria Elena Boschi e Luigi Marattin, è composto da 68 pagine, nelle quali ci sono i “punti programmatici per 20 ambiti della vita pubblica”. Tre gli obiettivi generali: favorire una crescita economica inclusiva e sostenibile, allargare le opportunità per tutti e semplificare radicalmente la vita ai cittadini. Ecco i temi principali:
ENERGIA. Quello delle navi per la trasformazione del gas liquido rappresenta solo il primo step della politica del Terzo polo. Sono previste tre fasi: la prima a breve termine per arrivare all’indipendenza dalla Russia, da raggiungere tramite rigassificatori e tetto al prezzo; la seconda sul medio periodo, nella quale ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 con fonti rinnovabili; una terza per il lungo periodo, che prevede di includere il nucleare nel mix energetico per arrivare a “emissioni zero” nel 2050.
LAVORO. Per rilanciarlo si pensa all’introduzione di un salario minimo, in linea con i propositi di Pd e M5s, ma anche all’eliminazione del Reddito di cittadinanza dopo il primo rifiuto e a una riduzione di un terzo dopo due anni.
GIUSTIZIA. In contrasto con le politiche promosse dai pentastellati sembrano essere anche i provvedimenti pensati per la giustizia, con il ripristino della prescrizione sostanziale. Strizza invece l’occhio a Berlusconi, che nelle scorse ore ha proposto un provvedimento simile, l’introduzione di norme finalizzate a ridurre i casi di appello da parte del pubblico ministero in ipotesi di assoluzione.
RIFORME ISTITUZIONALI. Come anticipato da Matteo Renzi, c’è la parte dedicata all’elezione diretta del premier – il “sindaco d’Italia” -, ma accompagnata dal superamento del bicameralismo perfetto, come già tentato dallo stesso Renzi nel 2016, e da una accelerazione sull’autonomia.
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