È terminato poco prima delle 12, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri durante il quale il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha tenuto l’informativa proprio sul piano di risparmio del gas. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intanto avverte: nel caso la Russia sospendesse completamente l’invio di gas, “avremmo un buco di 4 miliardi di metri cubi”, che resterebbe scoperto anche dagli stoccaggi nazionali al 90%, e “quindi se dovessero mancare quei 4 miliardi e fossero tutti incidenti sull’industria, vorrebbe dire spegnere quasi un quinto dell’industria italiana”. Nel secondo giorno di stop alle forniture di gas attraverso Nordstream, il prezzo del gas è in calo: il prezzo infatti è sceso a 238 euro al Mw/h.
L’esecutivo, per far fronte all’emergenza, pensa ad un decreto autonomo per interventi sul caro energia e una proroga fino al 5 ottobre per il taglio delle accise su benzina e Diesel. Palazzo Chigi si prepara a emanare un nuovo decreto per il contenimento dei consumi domestici. Nel documento, che dovrebbe essere pubblicato a giorni, sono previsti termosifoni giù di un grado e riscaldamenti spenti un’ora prima. In canna anche sostegni da 10 miliardi ma senza scostamento di bilancio. E fonti dell’esecutivo aggiungono: “Nuovi interventi in decreto ad hoc, non nel Dl Aiuti”.
Martedì 29 agosto la Russia ha di nuovo interrotto le forniture di gas all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream: lo ha reso noto Entsog, la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto del gas. Il gigante russo del gas Gazprom aveva annunciato in precedenza lo stop di tre giorni, legato ai lavori in una stazione di compressione nel nord della Germania, da cui il gas viene poi esportato in altri Paesi europei. L’Europa attualmente è al lavoro sull’emergenza energia per il prezzo del gas mentre Gazprom ha confermato che il gasdotto Nord Stream sarà fermato per attività di manutenzione fino al 3 settembre, secondo quanto scritto dall’agenzia russa Tass. “I prezzi dell’energia stanno battendo record dopo record. Le conseguenze per le famiglie e le imprese non sono sostenibili. Dobbiamo affrontare questo problema insieme e con urgenza”, ha dichiarato su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nell’ambito del proprio intervento al Baltic Sea Energy Security Summit a Copenhagen annunciando che nell’Unione Europa si è raggiunto ‘una media di riempimento degli stoccaggi dell’80%, l’importo che abbiamo concordato per quest’anno”.
Le misure di “emergenza” annunciate dalla Commissione Europea per affrontare la crisi dei prezzi nel mercato dell’energia vedranno la luce “entro le prossime settimane”, ha detto un portavoce della Commissione. “Non escludiamo che la proposta possa avvenire prima del Consiglio straordinario”, ha precisato sottolineando che “gli stati membri hanno forti competenze in materia dunque bisogna sondare tutte le posizioni”. Per quanto riguarda invece le riforme strutturali del mercato dell’elettricità si andrà “all’inizio del prossimo anno”.
“La situazione rimane molto difficile: ci sono rischi di interruzioni di fornitura di gas che purtroppo si rafforzano. Eppure, lo spiraglio di luce c’è”, ha spiegato Mechthild Worsdorfer, vicedirettrice generale della direzione generale Energia della Commissione europea, in audizione alla commissione Energia del Parlamento di Bruxelles “e riguarda il livello di stoccaggio che in media è all’80%, con alcuni Stati e tra il 60 e il 70% con altri, ma con una traiettoria verso l’alto. Vista la situazione, mai come stavolta tutte le opzioni sono sul tavolo della Commissione europea. Stiamo valutando tutte le possibilità”, ha proseguito Worsdorfer. Il calendario su come procedere è già stato fissato. “Prima ascolteremo i ministri dell’energia, che si riuniranno venerdì prossimo,(domani, Ndr) poi avanzeremo opzioni concrete”, ha precisato Worsdorfer. Nel discorso sullo stato dell’Unione del prossimo 14 settembre, “posso assicurarvi che la presidente von der Leyen parlerà molto di energia, con dettagli sulle misure che verranno prese per i prezzi”. E mentre l’Europa accelera e fissa al 9 settembre il Consiglio dei ministri dell’Energia, il prezzo del gas inizia scendere. Nel Governo italiano c’è cauto ottimismo sulla proposta di un price cap Ue dopo l’apertura da parte della Germania.
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