Joe Biden che ha sempre denunciato a gran voce il presidente Donald Trump per le politiche di immigrazione che hanno inflitto “crudeltà ed esclusione a ogni passo”, fa passi da gambero sulle politiche di accoglienza. E lo fa con i venezuelani in fuga dal loro paese dilaniato dalla crisi causata dal governo di Nicolas Maduro invocando una regola dell’era Trump nota come Titolo 42 – che lo stesso Dipartimento di Giustizia di Biden sta combattendo in tribunale – per negare ai venezuelani la possibilità di richiedere asilo al confine.
La norma, invocata per la prima volta da Trump nel 2020, utilizzava l’autorità sanitaria pubblica di emergenza per consentire agli Stati Uniti di impedire ai migranti di chiedere asilo al confine, sulla base della necessità di aiutare a prevenire la diffusione del COVID-19. Secondo la nuova politica dell’amministrazione Biden, i venezuelani che attraversano a piedi o a nuoto il confine meridionale dell’America saranno espulsi e qualsiasi venezuelano che entri illegalmente in Messico o Panama non sarà idoneo ad essere accolto negli Stati Uniti. Ovviamente poiché L’America ha accettato ben 24.000 ucraini in fuga dalla guerra non era possibile creare un discrimine con i venezuelani. Perciò è stato deciso che anche 24.000 venezuelani saranno accettati negli aeroporti statunitensi, in modo simile a come sono stati ammessi gli ucraini, ma non uno in più.
La politica di Biden disponibile non più all’apertura delle frontiere indiscriminata, ma un’accoglienza a numero chiuso, poche settimane fa ha ricevuto critiche dal governatore della Florida Ron DeSantis e dal governatore del Texas Greg Abbott, entrambi repubblicani.
La nuova politica di Biden ha sollevato molte critiche da parte dei sostenitori degli immigrati, molti dei quali si sono affrettati a sottolineare i parallelismi di Trump. “Invece di ripristinare il diritto all’asilo decimato dall’amministrazione Trump… l’amministrazione Biden ha abbracciato pericolosamente i fallimenti del passato e li ha ampliati consentendo esplicitamente le espulsioni dei migranti venezuelani”, ha detto Jennifer Nagda, direttrice politica dello Young Center per i diritti dei bambini immigrati. L’amministrazione di Biden ha risposto affermando che la politica mira a garantire un modo “lecito e ordinato” per i venezuelani di entrare negli Stati Uniti. Quello che non è chiaro però è perché il titolo 42 sia rimasto in vigore nonostante l’emergenza sanitaria sia terminata. Il motivo è da ricercarsi in un’ordinanza del tribunale emessa lo scorso maggio con la quale è stato decretato che questo articolo non doveva essere depennato. Ovviamente le ragioni ci sono e riguardano proprio l’eccesso di persone che ora vogliono lasciare il Venezuela per crearsi una nuova vita negli Stati Uniti. Ad agosto, i venezuelani sono stati la seconda nazionalità più numerosa ad arrivare al confine con gli Stati Uniti dopo i messicani. Poiché non potevano essere rimandati indietro facilmente, la situazione è diventata sempre più difficile da gestire. Nonostante la sponda offerta dal Messico, che si era già detto disponibile ad accettare i migranti espulsi ai sensi del titolo 42 provenienti dal Guatemala, dall’Honduras o dal Salvador. Ora numerosi avvocati del Dipartimento di Giustizia continuano a presentare ricorso contro una decisione del tribunale che ha mantenuto il Titolo 42 in vigore opponendosi ai procuratori generali repubblicani di oltre 20 stati che sostengono che il titolo 42 è “l’unica valvola di sicurezza che impedisce alle già disastrose politiche di controllo delle frontiere di questa amministrazione di precipitare in una catastrofe assoluta”. “Siamo estremamente turbati dall’apparente accettazione, codificazione ed espansione dell’uso del Titolo 42, un ordine sanitario irrilevante, che cancella il diritto legale all’asilo” come pietra angolare della politica di confine”, ha affermato Thomas Cartwright di Witness at the Border. “Le persone hanno il diritto di chiedere asilo, indipendentemente da dove vengono, come arrivano negli Stati Uniti e se hanno o meno una famiglia qui”, ha affermato l’avvocato dell’ACLU Lee Gelernt. Molti sono gli americani indignati per ciò che sta accadendo. Con un Biden sempre più traballante al timone del suo Paese. “Ci sono le elezioni tra un mese e gli elettori dovranno decidere”, ha scritto il presidente Usa su Instagram. “I democratici stanno lavorando per abbassare il costo delle cose di cui si parla intorno al tavolo della cucina: dai farmaci con prescrizione alla sanità alle bollette energetiche e tanto altro. Stiamo difendendo i lavoratori e il diritto di ottenere un aumento e avere un lavoro migliore. Invece i repubblicani fanno campagna elettorale ogni giorno per aumentare i vostri costi”.
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