Alla fine l’ha spuntata Rishi Sunak ha preso il posto della Truss diventando primo ministro nel Regno Unito. Da tempo favorito, l’ex ministro delle finanze britannico aveva messo in guardia contro le politiche economiche della Truss che promettevano tagli alle tasse e alla spesa pubblica sui quali tanti hanno sempre storto il naso perché ritenuti irrealizzabili. Il motivo? Perché prevedevano un indebitamento che il Regno Unito non poteva permettersi. E quando gli investitori si sono opposti ai diffusi tagli alle tasse e all’aumento dei prestiti paventati dalla Truss, la sterlina è crollata e gli oneri finanziari del governo sono aumentati vertiginosamente e il mercato dei mutui era inavvicinabile. Una situazione che è andata via via peggioranto determinando la necessità di un intervento della banca centrale. Ora però Sunak si è preso la rivincita nei confronti dei suoi detrattori e di coloro che hanno sparato a zero su di lui per il suo conservatorismo fiscale all’apparenza una formula che sembrava non vincente.
Domenica, il signor Sunak, 42 anni, ha formalmente dichiarato che si stava candidando per essere il leader del Partito conservatore e, per diventare il prossimo primo ministro e ha detto: “Il Regno Unito è un grande paese, ma stiamo affrontando una profonda crisi economica”. Tra i candidati si è sentito anche il nome di Boris Johnson. Gli inglesi però non cacciano dalla porta e fanno rientrare dalla finestra nessuno, perlomento di prassi, quindi anche le voci di un possibile reincarico di Johnson è svanito come neve al sole con il ritiro dello stesso ex primo ministro che ha compreso di non avere alcuna chance.
L’ufficio del signor Sunak ha rifiutato una richiesta di colloquio domenica sera dopo il ritiro del signor Johnson. Ma, in un tweet, Sunak non la demonizzato ma elogiato per il suo operato per la Brexit e per il lancio del vaccino contro il coronavirus.”Spero davvero che continui a contribuire alla vita pubblica in patria e all’estero”, ha aggiunto Sunak facendo riferimento a Johnson. Sunak che per molto tempo è stato considerato l’erede naturale di Johnson ha avuto una carriera politica in rapida salita già ai tempi dall’inizio della pandemia trovando fondi per centinaia di miliardi di sterline per misure di emergenza pandemica, incluso il pagamento dei salari delle persone e l’organizzazione di generosi programmi di sovvenzioni e prestiti per le imprese. Oltre a dare sostegno alle famiglie vulnerabili escogitando un piano per offrire a ogni famiglia centinaia di sterline in sconti sulle bollette energetiche. In barba a chi lo criticava per i suoi abiti firmati e per avere presumibilmente agevolato la moglie che ha sempre rivendicato lo status di non domiciliato in Gran Bretagna per non essere costretta a pagare tasse esosissime, nell’ordine di milioni di sterline all’anno, sui dividendi delle azioni della società di suo padre. Ci vorrà un politico immensamente abile per farsi spazio in questa giungla politica. E Sunak lo è, dicono in molti, perché è capace di ascoltare con le orecchie del popolo.
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