Rishi Sunak è diventato il terzo primo ministro britannico quest’anno, con il compito di domare una crisi economica che ha lasciato le finanze del Paese in riserva e milioni di britannici in difficoltà al punto che c’è chi deve scegliere se pagare le bollette o fare la spesa. Sunak, nuovo leader del partito conservatore e primo premier di colore nel Regno Unito e è stato ricevuto da re Carlo III a Buckingham Palace come da tradizione, per ricevere l’incarico di formare il Governo.
Sunak ha annunciato la sua nuova squadra dicendo che avrebbe mantenuto alcune figure politiche scelte dalla Truss, a partire dal capo del Tesoro Jeremy Hunt, nominato dalla ex premier per stabilizzare i mercati due settimane fa. E poi il ministro degli Esteri James Cleverly, il segretario alla Difesa Ben Wallace. E persino un ex uomo di fiducia di Boris Johnson, Dominic Raab. Il premier durante il suo primo discorso ha riconosciuto che la situazione è difficile, ma ha anche detto che il Regno Unito ce la farà a venirne fuori a testa alta. Tra i grandi ritorni anche la segretaria dell’Interno Suella Braverman, che la scorsa settimana si era dimessa con una mossa che aveva contribuito a innescare la caduta dell’ex premier. Ovviamente l’opposizione ha già fatto sentore la sua voce. “Non è un nuovo inizio. È lo stesso gabinetto del caos conservatore”, ha detto su Twitter la deputata del Partito laburista dell’opposizione Rosena Allin-Khan.
Così ora per Sunak si palesa una strada in salita dove in barba a quello che è riuscito a fare durante la pandemia causata dal COVID-19 con una campagna di sostegni poderosi distribuendo miliardi ad aziende chiuse e lavoratori licenziati, ora dovrà supervisionare gli aumenti delle tasse e i tagli alla spesa pubblica cercando di mantenere sotto controllo l’inflazione e il debito pubblico. Partendo dalla dichiarazione di bilancio, che dovrà consegnare il 31 ottobre con il primario obiettivo di colmare il buco fiscale creato dall’aumento dell’inflazione e da un’economia debole, aggravata dai piani economici della Truss. Un’altra questione urgente per il nuovo Primo Ministro sarà tenere sotto controllo il suo partito, che è sprofondato in aspre lotte intestine a seguito di successive crisi di leadership. Riuscirà Sunak a unirli? Sì, scrive il capo commentatore politico Robert Shrimsley. Ma l’unità avrà un prezzo .
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