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ITALIA, GOVERNO APPROVA IL DECRETO LEGGE CHE INTRODUCE MISURE URGENTI PER LUCE, GAS E CARBURANTI


Oggi il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 19.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni e ha approvato un decreto-legge Aiuti Ter, che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti. Sulla base dell’autorizzazione parlamentare già ricevuta, il decreto prevede uno stanziamento pari a circa 9,1 miliardi di euro, provenienti dall’extragettito fiscale, per finanziare interventi contro il caro energia.

Queste le principali misure introdotte:

Benefit aziendali esentasse

Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il mese di dicembre 2022

Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro, si proroga fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

ConferSi innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali, fino a 3mila euro.
mate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a:

  • 40 per cento per le imprese energivore e gasivore;
  • 30 per cento per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Disposizioni in materia di accise e d’imposta sul valore aggiunto su alcuni carburanti

Si stanziano 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette

Per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Al fine di assicurare la più ampia applicazione della misura, SACE S.p.a. è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia. La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.

Misure per l’incremento della produzione di gas naturale

Al fine di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale è previsto un finanziamento a copertura delle spese sostenute dal GSE (Gestore dei servizi energetici).

Si proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine entro il quale il GSE potrà cedere a prezzi calmierati il gas naturale.

Sono previste inoltre, al fine di incrementare la produzione nazionale di gas naturale, l’aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l’autorizzazione di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia.

Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento

Si stanziano 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

Tetto al contante

Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.

Superbonus

Si anticipa la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare). 

Il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Il superbonus 110% “non ha funzionato” e ha prodotto “un buco da 38 miliardi”, una “distorsione sul mercato” relativa al “costo dei materiali”, ha detto la premier Giorgia Meloni, commentando la decisione del Governo di decurtare il rimborso al 90%. “Il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti”, ha rimarcato Meloni. “Noi abbiamo scelto di intervenire” sul superbonus “per correggere alcune di queste distorsioni”, il bonus dunque “passa al 90%”, mentre “per quei condomini che hanno già deliberato a oggi l’intervento e presentano entro il 25 novembre la comunicazione di inizio lavori” rimane il “regime del 110%”. “Con questi risparmi abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e di redditi medio bassi”, ha puntualizzato il presidente del Consiglio. Con il decreto aiuti quater viene “modificata la disciplina del superbonus”, una misura che “nasceva meritoriamente per rimettere in moto la nostra economia dopo la pandemia. Noi abbiamo sempre condiviso le finalità” del superbonus ma la sua realizzazione “ha creato molti problemi” e il beneficio “è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti”. “Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale dicendo che con questo strumento si poteva ‘gratuitamente’ ristrutturare casa, che questo ‘gratuitamente’ pesa sulle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro”, con “un buco di circa 38 miliardi. Un concetto di gratuità un po’ bizzarro”.

Esenzioni in materia di imposte

Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.

Rinnovo del contratto degli insegnanti

Si stanziano ulteriori 100 milioni per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca.

Esenzione imposta di bollo emergenze

Si introduce una disposizione che prevede, a regime, l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni, comunque denominati, a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.

Il decreto legge ripropone, tra l’altro, alcuni crediti di imposta concessi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas sostenuti dalle imprese, attivati per le spese sostenute nel primo e secondo trimestre 2022 ed estesi anche ai costi sostenuti nei mesi di ottobre e novembre 2022. Bonus che risultano peraltro innalzati. Si tratta in particolare del credito d’imposta per le imprese energivore, che viene concesso in misura pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022; del credito d’imposta per imprese gasivore, concesso in misura pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici; del credito d’imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022; del credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale per imprese non gasivore, pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi diversi dal termoelettrico. Viene inoltre prorogato al 31 marzo 2023 il termine per usufruire delle agevolazioni fiscali relative terzo trimestre.

il Segretario Generale Stoltenberg con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

L’incontro con il Segretario Generale Stoltenberg

La Meloni che in mattinata ha anche incontrato il Segretario Generale Stoltenberg che ha partecipato alla Conferenza sulla Sicurezza cibernetica che quest’anno si è tenuta a Roma in co-ospitalità tra Italia e Stati Uniti, ha colto l’occasione per sottolineare l’impegno italiano nei confronti della NATO e delle sfide comuni che l’Alleanza si trova ad affrontare in questa fase particolarmente delicata. “Le dimensioni transatlantica ed europea della nostra politica estera sono entrambe fondamentali per la nostra sicurezza”, ha detto il presidente del Consiglio. “L’Alleanza è indispensabile per la sicurezza e prosperità delle nostre Nazioni. Senza sicurezza non c’è e non ci può essere crescita per le nostre società e dobbiamo insieme difendere i valori comuni, che contraddistinguono la nostra identità occidentale. È quello che siamo impegnati a fare. Viviamo in un contesto nel quale la pace è qualcosa che non dobbiamo dare per scontata ma per cui dobbiamo lavorare e che ci impone di essere pronti a difenderci efficacemente. Come ho già fatto in diverse occasioni”, ha aggiunto, “ho sottolineato con chiarezza al Segretario Generale Stoltenberg che l’Italia sostiene con forza l’integrità territoriale, la sovranità e la libertà dell’Ucraina. La nostra coesione politica e il fermo impegno a sostegno dell’Ucraina sono la migliore risposta che gli alleati della NATO possano dare in termini di determinazione a rimanere uniti, a difendere la sicurezza euro-atlantica. Credo che l’Italia abbia ampiamente dimostrato la sua una posizione molto chiara al riguardo. Il partenariato strategico NATO-Ue è essenziale per la sicurezza euro-atlantica”. Quale la ricetta della Meloni? “Sulla base di un’azione congiunta, dovremo puntare ad approfondire ed espandere la cooperazione tra le due organizzazioni, anche sul tema della difesa. Allo stesso modo ritengo sia prioritario lavorare per rafforzare l’Alleanza nel suo complesso, con un forte pilastro europeo e l’obiettivo di renderla più forte e capace di rispondere alle minacce che vengono da diverse direzioni. È importante un approccio a 360 gradi, che tenga conto anche delle sfide che vengono dal fianco meridionale. La NATO resta un’Alleanza regionale, ma dobbiamo avere un approccio globale. È fondamentale mantenere il primato tecnologico che da secoli consente all’Occidente e quindi anche alla NATO di essere protagonista. L’Italia è ai primi posti per quanto riguarda il contributo alle operazioni e alle missioni alleate. Attualmente forniamo il Comando nelle due principali missioni NMI (in Iraq) e KFOR (in Kosovo, dove la situazione, che stiamo monitorando in queste ore, è delicata). Questo si aggiunge all’importante ruolo che abbiamo assunto lungo il fianco orientale come risposta immediata all’aggressione russa”, ha concluso.

E sulla questione migranti

La Francia lancia l’asso di picche sulla questione dell’accoglienza e ribatte: “Se noi accogliamo questi 234 migranti non rilocalizzeremo nessuna delle persone che ci eravamo impegnati ad accogliere nelle prossime settimane”, ha detto il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, al termine del Consiglio dei ministri, ribadendo quella che definisce la “scelta incomprensibile” e “l’atteggiamento inaccettabile” da parte di Roma.



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