Dopo Kevin Spacey ora tocca al premio Oscar Warren Beatty essere al centro di un caso in cui lui si sarebbe reso colpevole quando abitava a Hollywood e aveva 35 anni, di percosse, aggressioni sessuali, molestie e abusi perpetrati a danno di una ragazzina che ne aveva soli 14. In una causa civile depositata lunedì presso la Corte Superiore di Los Angeles, Kristina Charlotte Hirsch ha affermato che la star che oggi ha 85 anni quando lei era minorenne e viveva in California “ha usato il suo ruolo, lo status e il potere di una nota star di Hollywood per costringerla a subire abusi sessuali nel corso di diversi mesi”. Come? “Prestandole un’attenzione indebita, lusingandola per ottenere il suo numero di cellulare ordinandole di chiamarlo quando era vicino al suo hotel di Los Angeles, cosa che ha fatto subito dopo il loro primo incontro. La Hirsch ha raccontato nel dettaglio della sua denuncia dei presunti abusi, spiegando che queste violenze l’hanno portata a soffrire di un “forte disagio emotivo, fisico e psicologico, per la grave umiliazione, vergogna e senso di colpa patiti”, ha scritto il Times prendendo spunto da quanto lei precisato nella sua denuncia, dove tra l’altro il nome dell’attore non viene mai esplicitato chiaramente. Non è chiaro perché la controparte abbia scelto di non usare il nome di Beatty nella causa. Gli avvocati della Hirsch non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento del Times.
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