Alla alzata delle barricate della Francia, Italia, Malta, Cipro e Grecia rispondono con una dichiarazione congiunta dei rispettivi ministri dell’interno della migrazione e dell’asilo per fare il punto riguardo una situazione che oramai è diventata sempre più insostenibile. L’Italia, la Grecia, Malta e Cipro, in quanto Paesi di primo ingresso in Europa, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale ed orientale, si trovano a sostenere l’onere più gravoso della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, nel pieno rispetto di tutti gli obblighi internazionali e delle norme dell’UE, ma solo su di loro non può più continuare a pesare la questione della gestione dei migranti salvato dalle ONG. Non si tratta ovviamente di un’alzata di spalle o di insensibilità. Non si dice di no all’accoglienza. Ma la logica dell’accoglienza deve cambiare. E i pesi vanno ridistribuiti. E accusare l’Italia di disumanità non ha alcun senso. Perché a Lampedusa, tanto per fare un esempio, gli sbarchi continuano incessantemente. Ieri sono arrivati sull’isola 377 migranti a bordo di nove barconi: due interventi di soccorso, in particolare, sono stati difficili a causa delle condizioni metereologiche. Il numero di persone ospitate nell’hotspot di Lampedusa ora è salito a 1.520 – cinque volte la capienza massima – e così la prefettura di Agrigento ha disposto per oggi un doppio trasferimento – con traghetto e motovedette della Guardia di finanza – verso Porto Empedocle. Ecco perché per evitare future crisi sul tema, la premier Meloni – decisa a tenere una linea dura su migranti e Ong – ha rivisto la sua strategia. E ora il governo si prepara a stringere un accordo sui ricollocamenti in Europa e a far approvare una nuova legge sulle Ong in Italia. Intanto però la Francia viene accusata di avere la memoria corta sulle politiche applicate sul suo territorio. E in tema di ospitalità e integrazione, seppur di altro genere, evidentemente non ricorda che nel 2019 il ministro dell’educazione francese, Jean-Michel Blanquer, si oppose alla volontà del presidente turco Erdogan di impiantare dei licei turchi in Francia. «Troppi gesti di inimicizia sono arrivati dalla Turchia», aveva detto il ministro francese a Le Figaro, «tutti sanno che la Turchia è in una logica di fondamentalismo islamico che vuole espandere».
Ecco la dichiarazione congiunta di Italia, Malta, Cipro e Grecia