Seduta positiva per i listini del Vecchio Continente, dopo che l’inflazione della zona euro è diminuita più del previsto a novembre (+10,0% questo mese dopo un aumento del 10,6% a ottobre e rispetto alle aspettative del 10,4%). A Piazza Affari, come nel resto d’Europa, spiccano i titoli del lusso (Moncler +2,19, Ferragamo +4,36%, Brunello Cucinelli +2,69%) grazie all’ottimismo su una possibile riduzione delle restrizioni contro il Covid-19 in Cina.
Giornata da dimenticare per TIM, con il titolo che ha accusato le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti, il quale ha detto che parlare ancora di un’OPA totalitaria sul gruppo telefonico guidata da CDP “è una fantasia”. Seduta positiva per Dea Capital, dopo la smentita delle indiscrezioni stampa su una potenziale cessione del gruppo da parte dell’azionista di controllo De Agostini.
Guardando ai titoli più piccoli, volano PLC (nuove commesse per oltre 10 milioni di euro) e Cy4Gate (nuovi contratti per 5 milioni di euro). L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,032. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,23%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 2,88%. Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +196 punti base, aumentando di 5 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,87%. Tra i listini europei piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,35%, buona performance per Londra, che cresce dell’1,01%, e sostenuta Parigi, con un guadagno dell’1,04%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 24.610 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 26.638 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,61%); come pure, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,22%). Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,5 miliardi di euro, in deciso ribasso (-12,77%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 1,72 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,51 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,6 miliardi.
Tra i best performers di Milano, in evidenza Banca Mediolanum (+2,36%), Moncler (+2,19%), Fineco (+2,12%) e Tenaris (+2,05%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Telecom Italia, che ha archiviato la seduta a -5,24%.
Sotto pressione Saipem, con un forte ribasso del 2,15%.
Soffre Leonardo, che evidenzia una perdita dell’1,74%.
Preda dei venditori A2A, con un decremento dell’1,73%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ariston Holding (+5,18%), Ferragamo (+4,36%), doValue (+2,99%) e Brunello Cucinelli (+2,69%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Ascopiave, che ha archiviato la seduta a -3,33%.
Si concentrano le vendite su Saras, che soffre un calo del 3,11%.
Vendite su Mondadori, che registra un ribasso dell’1,61%.
In affanno Banca Popolare di Sondrio, con un calo frazionale dell’1,44%.
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