“Credo che, finite le operazioni di soccorso, bisognerà verificare le responsabilità vere e non quelle che inchiodano la croce sull’ultimo sindaco o sulle condotte dei cittadini, tralasciando tutto il resto. Bisogna fare un’azione seria e non un processo sommario orientato ideologicamente da chi punta il dito solo sul problema dell’abusivismo”. Ai microfoni di iNews24, il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, ha parlato della tragedia che ha colpito Ischia nei giorni scorsi e del problema dell’abusivismo edilizio. “Non voglio essere frainteso: l’abusivismo è un tema serio e reale ma non è stata l’unica causa a Ischia. Vanno accertate tutte le eventuali responsabilità. Se ci sono state risorse stanziate e non finalizzate per responsabilità politiche, va verificato. Non possiamo coprirle dando la colpa a chi costruisce ovunque. Le persone devono capire anche se sono state messe in atto le procedure di messa in sicurezza”. Secondo Iannone l’articolo 25 del decreto Genova è stato un condono: “Quell’articolo non l’ho votato. Secondo me è stato un condono, ma voglio essere onesto. Secondo me si parla con superficialità e si semplifica la questione, riducendola tutta all’abusivismo edilizio. In realtà le abitazioni costruite in zona A, cioè ad alto rischio, non sono mai condonabili. Quindi per le case che ricadono in questa categoria, il problema non è il decreto Genova. Per il resto, nel caso di Ischia, un’isola di 60mila abitanti e con 27mila pratiche di condono, significa che in tanti anni non ha funzionato nulla”. Il commissario regionale di FdI ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare per vederci chiaro: “Non ho mai amministrato Ischia. Però in generale le case non sorgono all’improvviso. Ribadisco, a me risulta che ci siano stati degli stanziamenti precisi perché quella parte del monte Epomeo era stata interessata da un’altra frana. Presenterò un’interrogazione parlamentare per capire cosa è stato fatto rispetto alle risorse stanziate e chi aveva la responsabilità di finalizzarle. Non l’ho ancora fatto perché adesso la priorità sono i soccorsi. Successivamente però, deve venire il tempo delle responsabilità. Spero che l’inchiesta giudiziaria sia seria e approfondita e non resti un fascicolo aperto come atto dovuto”. Alla domanda se in vista del peggioramento delle condizioni meteo degli ultimi giorni i cittadini ischitani vadano Evacuati in via preventiva, Iannone risponde: “Assolutamente sì. Ribadisco, non solo ad Ischia. La Regione Campania dovrebbe avere una mappa del rischio rispetto alla quale si dovrebbe essere reattivi. Non ci si può meravigliare se succedono tragedie, perché se non si prevengono, prima o poi si verificano”.
Secondo un team internazionale di vulcanologi dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Università degli Studi Roma Tre (UniRoma3) e dell’Université de Genève in Svizzera (UNIGE) sarebbe la complessa natura vulcanica dell’isola a spiegarne la sismicità, in modo relativamente semplice. I dati di monitoraggio raccolti per decenni mostrano che il forte sollevamento che nel passato ha portato all’emersione della cima più alta dell’isola, il Monte Epomeo, è attualmente sostituito da un lento e continuo abbassamento. Pertanto, i terremoti a Casamicciola costituiscono episodi di accelerazione di tale abbassamento, innescati dalle stesse strutture sismiche che avevano causato il precedente sollevamento dell’isola. La causa dell’abbassamento di Ischia, e quindi dei terremoti di Casamicciola, è imputabile all’emissione di gas dallo stesso magma che da circa 6000 anni ha prodotto almeno 45 eruzioni.
I risultati della ricerca non solo permettono di comprendere finalmente l’origine della disastrosa sismicità di Ischia, ma anche di prevedere, attraverso estrapolazioni modellistiche, che il prolungarsi del degassamento del magma possa continuare per almeno diverse centinaia di anni.
“L’abbassamento in atto a Ischia potrà quindi continuare a generare sismicità nell’area di Casamicciola con caratteristiche analoghe a quanto osservato negli ultimi secoli”, questa la conclusione degli esperti nello studio Magma Degassing as a Source of Long‐Term Seismicity at Volcanoes: The Ischia Island Case, appena pubblicato nella rivista Geophysical Research Letters.
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