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ITALIA, SALVINI: RINCARI BENZINA, QUALCUNO FA IL FURBO, COSÌ SCATTANO I CONTROLLI


«Ancora rialzi per i prezzi di benzina e gasolio». Lo denuncia il Codacons che, analizzando i prezzi comunicati dai gestori quest’oggi, sabato 7 gennaio, registra listini record in alcune zone d’Italia. Sarebbero in particolare «proibitivi i prezzi in autostrada», secondo il Codacons che rileva: «In modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro); sulla Autostrada A4 Brescia-Padova benzina a 2,384 euro/litro, diesel 2,449 euro/litro». Amaro il commento del presidente Carlo Rienzi: «I prezzi dei carburanti sembrano fuori controllo, e dopo lo stop al taglio delle accise si assiste a forti incrementi dei listini alla pompa in tutto il territorio, la cui entità non sembra in alcun modo giustificata dall’andamento delle quotazioni petrolifere».

Sulle accise ”parleremo con il Presidente del Consiglio”, ”c’è qualcuno che fa il furbo” ha detto il vicepremier e ministro dele infrastrutture Matteo Salvini parlando senza mezzi termini di speculazione.

In coda al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso che ha confermato di aver chiesto a Mister Prezzi un monitoraggo costante e annunciando che la prossima settimana incontrerà le associazioni dei consumatori.

Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati. 

La Procura di Roma è già all’opera per indagare sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni.



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