Il noto stilista Paco Rabanne, il cui vero nome era Francisco Rabaneda Cuervo, si è spento ieri all’età di 88 anni nella sua casa di Portstall, nel nord-ovest della Francia, una cittadina situata nel dipartimento del Finistère, in Bretagna. Nato il 18 febbraio 1934 a Pasajes, in Spagna divenne famoso per il marchio di profumi e abbigliamento che portava il suo nome d’arte.
Ieri la sua Maison ha pubblicato via Social una nota per ricordare il valore che ha impresso nella moda attraverso le sue creazioni. “La Maison Paco Rabanne desidera rendere omaggio al nostro visionario designer e fondatore, scomparso oggi all’età di 88 anni. Tra le figure della moda più influenti del 20° secolo, la sua eredità continuerà ad essere una costante fonte di ispirazione”. Un destino segnato il suo visto che sua madre era la capo sarta dello stilista Balenciaga e gli ha trasmesso l’estro creativo, e non solo quello, che lo ha portato a brillare nell’olimpo della moda. Mentre il rigore lo ha ereditato dal padre generale, Francisco Rabaneda Postigo che morì fucilato dalle truppe franchiste a Santoña durante la guerra civile spagnola. Dopo il 1939 la sua famiglia andò in esilio in Francia, dove si rifugiò a Morlaix e successivamente a Les Sables-d’Olonne. Tra il 1951 e il 1963 Paco studia Architettura alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Parigi, ma al termine degli studi invece di fare l’architetto, decide di intraprendere la sua carriera nella moda dando vita alla sua casa di moda nel 1966. Così crea prima gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga e poi abiti producendo migliaia di bozzetti di moda. Balza agli onori delle cronache per i materiali particolari che usa per i suoi modelli come metallo, carta e plastica. Non a caso Coco Chanel ribattezzò il collega “il metallurgico della moda”.
Fu il primo stilista in assoluto ad usare la musica nelle sue sfilate. Negli anni 70 lanciò l’eau de toilette maschile Paco Rabanne Pour Homme. Il suo brand è entrato anche nella storia del cinema, soprattutto con l’iconico abito di paillettes indossato da Audrey Hepburn verso la fine del film Due per la strada (1967) di Stanley Donen, e con i costumi di Jane Fonda in Barbarella (1968) di Roger Vadim. Nello stesso periodo curò gli abiti nella produzione del film Casinò Royale (1967), insieme all’attrice Julie Harris. Rabanne si interessò anche ai fenomeni paranormali e fu inviso all’opinione pubblica per le sue errate previsioni riguardanti una caduta della stazione spaziale russa Mir su Parigi nel 1999 che è l’anno del ritiro dalle scene, ma che non ferma il suo lavoro che continua dietro le quinte con grande passione e umiltà, come sempre fino all’ultimo, fino alla morte che lo ha colto nel sonno il 3 febbraio 2023, pochi giorni prima di compiere 89 anni.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.