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CHIARA FRANCINI, NESSUNA IPOCRISIA SULLE DONNE SENZA FIGLI


“Grazie a tutti voi che mi avete fatta sentire giusta. È stato un giorno, un Sanremo speciale. Questo monologo significa molto per me. E scoprire che mi avete visto e compresa è tanto bello. Sapere che non siamo soli è tanto bello”, questo il commento dell’attrice fiorentina Chiara Francini, 43 anni compiuti lo scorso 20 dicembre in seguito ai plausi ricevuti a Sanremo e poi via Social e non solo, per il suo monologo sulle donne senza figli recitato sul palco dell’Ariston. Una testimonianza che ha toccato il cuore di tutti. Perché questo argomento non è mai un tema facile da affrontare. E lei ne ha avuto il merito di parlarne senza ipocrisia. Fidanzata con Frederick Lundqvist, l’ex calciatore svedese, 47 anni, che ha sempre giocato nel proprio Paese, vestendo le maglie di Lira, Lulea e Gif Sundsvall, Chiara mai si era messa in gioco così tanto. D’altra parte dire tutto quello che le altre pensano e non dicono non è per niente facile. E diventa ancora più difficile se ci si mette dalla parte di quelle che mamme non lo sono diventate per scelta o costrizione. Un bel dilemma.

Laureata all’Università degli Studi di Firenze in Lettere, con una tesi in italianistica, con la votazione di 110 e lode Chiara ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della recitazione al teatro della Limonaia, di Sesto Fiorentino, diretta da Barbara Nativi. Sotto la sua direzione recita in Noccioline, un testo di Fausto Paravidino. Poi per due anni consecutivi è nello spettacolo Faccia da comico al teatro Ambra Jovinelli di Roma, con la direzione artistica di Serena Dandini. Approda in televisione grazie a Marco Giusti, che le offre due ruoli fissi nei suoi programmi BlaBlaBla Stracult; vengono poi Radio Sex, di Alessandro Baracco, e Le ragazze di San Frediano, per la regia di Vittorio Sindoni; nel 2007 è “Marzia Meniconi”, una delle protagoniste di Gente di mare 2.

Tra il 2007 e il 2008 è impegnata in quattro film: Leonardo Pieraccioni la vuole nel ruolo di “Giustina” in Una moglie bellissima, in cui canta due canzoni del musical Grease, facenti parte della colonna sonora del film; Francesco Patierno la sceglie per Il mattino ha l’oro in bocca e il regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore statunitense Spike Lee le affida il ruolo di “Fabiola”, una delle vittime della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema nel film Miracolo a Sant’Anna.

È una delle protagoniste del film per il cinema Maschi contro femmine nel 2010 e di Femmine contro maschi nel 2011, entrambi per la regia di Fausto Brizzi, in cui interpreta “Marta”, una ragazza omosessuale. Nel 2011 co-conduce il programma televisivo Colorado; al cinema recita nel film La peggior settimana della mia vita, per la regia di Alessandro Genovesi; in televisione ritorna su Rai 1, col personaggio di “Bea”, in Tutti pazzi per amore 2. Partecipa inoltre al film C’è chi dice no, per la regia di Giambattista Avellino, e all’opera prima Cacao, per la regia di Luca Rea. Vince il Premio Guglielmo Biraghi nel 2011, come attrice rivelazione dell’anno, assegnatole dal sindacato giornalisti cinematografici, nell’ambito del 68º Festival Internazionale del cinema di Venezia.

Nel 2012 torna al cinema con Buona giornata per la regia di Carlo Vanzina. Nel 2013 è una delle protagoniste del film per il cinema Pazze di me, di Fausto Brizzi. Dal 30 aprile dello stesso anno conduce il programma Aggratis!, trasmesso in diretta da Rai 2, in seconda serata.

Nel 2013 è protagonista del film Ti sposo ma non troppo, opera prima di Gabriele Pignotta. Ancora nel 2013 conduce il programma Fashion style in prima serata, ed è la protagonista dello spettacolo teatrale Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg, con la regia di Piero Maccarinelli.

Nel 2014 è fra i protagonisti del film corale Soap opera, di Alessandro Genovesi e in prima serata conduce Colorado su Italia 1, assieme a Diego Abatantuono. E nel 2016 viene scelta da Pippo Baudo per condurre assieme a lui, Domenica in. Nelle stagioni 2017 e 2018 è la protagonista femminile dello spettacolo teatrale Due, scritto da Luca Miniero e Smeriglia e diretto dallo stesso Miniero con più di 200 repliche e il plauso della critica. Poi la carriera di Chiara sonda altri terreni fino a quel momento inesplorati. Ossia quello della scrittura. Così nel 2017 esordisce per Rizzoli con il romanzo Non parlare con la bocca piena, best seller, con otto edizioni e 45.000 copie vendute. Cui seguono nel 2018 Mia madre non lo deve sapere per Rizzoli, ristampato dopo meno di un mese, che riscuote ottime critiche, nel 2019 Un anno felice (Rizzoli), il suo terzo romanzo, entrato subito nella classifica della narrativa tra i romanzi più letti, ristampato dopo meno di un mese e accolto con grande favore dalla critica e nel 2020 Il cielo stellato fa le fusa (Rizzoli).

Il suo monologo sulle donne senza figli in questa edizione del festival, ha fatto conoscere un altro volto di Chiara, meno ironico più profondo ed ora più amato da tutti.



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