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MILLENNIALS E GENERAZIONE GEN DIVENTERANNO I PROTAGONISTI DEL MERCATO IMMOBILIARE


Il mercato immobiliare globale è cresciuto da 3.694,47 miliardi di dollari nel 2022 a 3.976,18 miliardi di dollari nel 2023 con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 7,6%. La guerra Russia-Ucraina ha rallentato la ripresa economica globale dalla pandemia di COVID-19, almeno a breve termine. La guerra tra questi due paesi ha portato a sanzioni economiche su più paesi, un’impennata dei prezzi delle materie prime e interruzioni della catena di approvvigionamento, causando inflazione tra beni e servizi e interessando molti mercati in tutto il mondo. 

Le previsioni sul mercato immobiliare però fanno ben sperare. Si prevede che il mercato immobiliare crescerà fino a 5.209,84 miliardi di dollari nel 2027 con un CAGR (è il tasso di crescita annuale composto che è uno dei modi più accurati per calcolare e determinare i rendimenti per tutto ciò che può aumentare o diminuire di valore nel tempo) del 7,0%. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nell’aggiornamento del Weo (World Economic Outlook dello scorso ottobre) ha sottolineato che il Pil mondiale è previsto in rialzo quest’anno al  2,9% (in rallentamento rispetto al 3,4% dell’anno scorso) e toccherà quota 3,1% nel 2024. La previsione  per il 2023 è di 0,2 punti percentuali superiore a quella stimata in autunno ma al di sotto della media storica (2000-19) del 3,8%. La diffusione del Covid-19 in Cina ha frenato la crescita nel 2022, ma le recenti riaperture spianano la strada per una ripresa più rapida del previsto. Perciò l’inflazione globale dovrebbe scendere dall’8,8% del 2022 al 6,6% quest’anno e al 4,3% nel 2024. 

Si prevede inoltre che le economie sviluppate registreranno una crescita stabile durante il periodo di previsione e che i mercati emergenti continueranno a crescere leggermente più velocemente dei mercati sviluppati nel periodo di previsione. Come ha già fatto l’India, il cui PIL secondo i dati ufficiali della Banca mondiale, è aumentato fino a raggiungere $ 3.173,40 miliardi nel 2021, rispetto a $ 2.667,69 miliardi nel 2020. E se lo scoppio del Covid-19 ha agito da enorme freno al mercato immobiliare nel 2020 secondo le previsioni di alcuni economisti americani negli Usa sarà la Gen Z, (i nati tra il 1997 e il 2012) la prossima generazione di affittuari dopo i millennial (i nati tra il 1981 e il 1996) e si prevede che spenderanno più di qualsiasi altra generazione in servizi di noleggio nel corso della loro vita. Perché la Gen Z è fortemente dipendente dalla tecnologia e si affida maggiormente a Internet e ai social media per prendere decisioni di acquisto e stile di vita. E poiché ha sperimentato la tecnologia per tutta la vita, le campagne di leasing e marketing per i servizi di affitto immobiliare e acquisto dovranno aumentare l’uso della tecnologia per raggiungere questa generazione più attiva, per esempio su app, social media o qualsiasi altra fonte Internet. Un dato non certo trascurabile  per chi lavora nel real estate negli Usa, visto che la generazione Z costituisce quasi un quarto della popolazione statunitense. E in Italia?

I Millennials e i giovani appartenenti alla GenZ più che alla locazione puntano sull’acquisto e non rinunciano all’idea di essere, un giorno, proprietari della loro casa dei sogni, nonostante siano condizionati da un futuro lavorativo spesso incerto. Quali sogni vorrebbero realizzare? Intanto quello di avere una casa propria prima possibile. Possibilmente una soluzione indipendente e di nuova costruzione. C’è anche chi invece più che da un appartamento è attratto dal loft. Pochi sono quelli invece che sceglierebbero di abitare in uno stabile storico. Giudicata essenziale è la presenza di garage o posto auto nello stabile. A seguire irrinunciabile è la presenza di aree verdi attrezzate nei dintorni dell’abitazione. 



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