L’ex avvocato di Donald Trump, Michael Cohen, lunedì 13 marzo dovrebbe testimoniare davanti a un gran giurì di Manhattan che indaga sui pagamenti segreti effettuati per conto dell’ex presidente , scrive l’Associated Press citando come fonte della notizia due persone che hanno familiarità con la questione, ma che non sono autorizzate a parlare pubblicamente dei procedimenti del gran giurì e per questo motivo lo hanno fatto a condizione di anonimato.
Cohen è un testimone chiave nelle indagini del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg e la sua testimonianza arriva in un momento critico, mentre i pubblici ministeri pare siano propensi a prendere la decisione di intentare una causa contro Trump. L’ex braccio destro di Trump da gennaio si è incontrato regolarmente con i pubblici ministeri di Manhattan. Cohen ha rifiutato di commentare la vicenda con i giornalisti all’uscita del tribunale dicendo che si sarebbe preso un pò di tempo per riflettere e permettere al procuratore distrettuale di occuparsi del caso. L’Associated Press riferisce che l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, finora si è rifiutato di commentare le indagini. Trump ha continuato a lanciare invettive contro l’indagine sui social media venerdì, definendo il caso “una truffa, un’ingiustizia, una presa in giro delle forze dell’ordine al fine di condizionare un’elezione presidenziale!” Ora pare che i pubblici ministeri stiano esaminando se Trump abbia commesso crimini nell’organizzare i pagamenti o nel modo in cui sono stati contabilizzati internamente alla sua società, la Trump Organization. Una possibile accusa potrebbe essere la falsificazione di documenti aziendali, un reato minore a meno che i pubblici ministeri non dimostrino che è stato fatto per nascondere un altro crimine. I pubblici ministeri questa settimana hanno invitato Trump a testimoniare davanti al gran giurì, un altro segno che la fase dell’indagine è agli sgoccioli. Invitare il soggetto di un’indagine a comparire davanti a un gran giurì è in genere uno degli ultimi passaggi prima di un potenziale atto d’accusa.
Trump ha il diritto di testimoniare ai sensi della legge di New York, anche se gli esperti legali affermano che è improbabile che lo faccia perché non gioverebbe alla sua difesa. Cohen ha scontato la pena detentiva dopo essersi dichiarato colpevole nel 2018 per le accuse federali, comprese violazioni del finanziamento della campagna elettorale, per aver organizzato i pagamenti all’attore porno Stormy Daniels e alla modella Karen McDougal per impedire loro di fare dichiarazioni pubbliche. Cohen ha pagato a Daniels $ 130.000 tramite la sua stessa società ed è stato poi rimborsato da Trump, la cui società ha registrato i rimborsi come “spese legali”. Il pagamento di $ 150.000 di McDougal è stato effettuato tramite l’editore del tabloid del supermercato National Enquirer.
La Trump Organization ha “incassato” il rimborso di Cohen per il pagamento di Daniels a “scopi fiscali”, secondo i pubblici ministeri federali che hanno presentato accuse penali contro l’avvocato in relazione ai pagamenti nel 2018. Cohen ha ottenuto $ 360.000 più un bonus di $ 60.000, per un totale di $ 420.000. I pubblici ministeri federali hanno affermato durante il procedimento penale di Cohen che Trump era a conoscenza dei soldi versati alle donne rimarcando che l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a New York, tuttavia, all’epoca rifiutò di presentare un’accusa penale contro l’allora presidente in carica. Cohen, ora allontanato da Trump, ha incontrato i pubblici ministeri 20 volte attraverso diverse iterazioni dell’indagine sul denaro segreto. A gennaio, ha dato i suoi telefoni cellulari ai pubblici ministeri di Manhattan in modo che potessero estrarre prove, comprese le registrazioni vocali delle conversazioni che ha avuto con un avvocato di Daniels – il cui vero nome è Stephanie Clifford – così come e-mail e messaggi di testo. Non solo Cohen, ma altri membri della cerchia ristretta di Trump hanno incontrato i pubblici ministeri di Manhattan nelle ultime settimane, tra cui la sua ex consigliera politica Kellyanne Conway e l’ex portavoce Hope Hicks.
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