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USA, PILLOLA ABORTIVA RESTA ACCESSIBILE A TUTTE LE DONNE AMERICANE. ECCO PERCHÉ


Per ora non cambierà nulla. La pillola abortiva resta accessibile alle donne americane mentre la battaglia legale continua nei tribunali. Questo è ciò che la Corte Suprema ha detto venerdì sera sull’accesso al medicinale ampiamente utilizzato. Un caso giudiziario iniziato in Texas si è trasformato nel casus belli e lo spunto per revocare l’approvazione della Food and Drug Administration del farmaco, il mifepristone. I tribunali inferiori avevano affermato che le donne intenzionate a farne uso avrebbero dovuto affrontare maggiori restrizioni per ottenerlo, ma la Corte Suprema non è stata d’accordo. L’azione del tribunale quasi certamente lascerà invariato l’accesso al mifepristone almeno fino al prossimo anno, man mano che si svolgeranno i ricorsi, incluso quello all’alta corte. La nuova controversia sull’aborto arriva meno di un anno dopo che la maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha ribaltato Roe v. Wade e ha permesso a più di una dozzina di stati di vietare effettivamente l’aborto.

“Continuerò a battermi contro gli attacchi guidati dalla politica alle donne”, ha detto il presidente americano Joe Biden impegnandosi a continuare a “difendere l’indipendenza della Food and Drugs Administration e la sua autorità ad approvare e regolare i medicinali”. Mettendo a segno un’importante vittoria. Soddisfatta anche Planned Parenthood, la principale associazione americana per la pianificazione familiare: la decisione è una “buona notizia. La questione resta però sempre la stessa: l’accesso al mifepristone non avrebbe mai dovuto essere in pericolo”. La decisione della Corte Suprema non è stata unanime ed ha colto di sorpresa diversi osservatori, considerato che i saggi sono a maggioranza conservatrice dopo le tre nomine decisa da Donald Trump, e i repubblicani si sono sempre schierati compatti contro l’aborto.  
Ma come è iniziato il caso? Alla fine dell’anno scorso l’Alliance Defending Freedom, un gruppo di difesa legale cristiano conservatore americano che lavora per espandere le pratiche cristiane all’interno delle scuole pubbliche e nel governo e vietare l’aborto e limitare i diritti delle persone LGBTQ, ha intentato una causa contro l’uso del mifepristone ad Amarillo, in Texas, affermano che l’approvazione del mifepristone da parte della FDA era viziata. La causa è arrivata sul tavolo del giudice distrettuale Matthew Kacsmaryk, (nominato da Donald Trump quand’era in carica come presidente), e il 7 aprile Kacsmaryk ha emesso una sentenza per revocare completamente l’approvazione del mifepristone da parte della FDA, sospendendo la decisione per una settimana per consentire i ricorsi. A complicare le cose, tuttavia, è sopraggiunta un’altra sentenza di un tribunale dello stato di Washington, emessa lo stesso giorno in cui Kacsmaryk ha emesso il suo ordine, intentata da stati liberali che cercavano invece di preservare l’accesso al mifepristone. La decisione in questo caso è stata presa dal giudice Thomas O. Rice di Spokane Valley, nominato dal presidente Barack Obama durante il suo mandato, che invece ha ordinato alla FDA di non fare nulla che potesse influenzare la disponibilità del mifepristone. 

Così per  risolvere questo conflitto legale e giuridico è intervenuta l’amministrazione Biden affermando che poiché sarebbe stato impossibile seguire le direttive di entrambi i giudici contemporaneamente, ha bloccato la sentenza di Kacsmaryk chiedendo alla 5a Corte d’Appello del Circuito degli Stati Uniti con sede a New Orleans di impedirne per il momento l’entrata in vigore.

La corte d’appello non l’ha fatto, ma ha ristretto la sentenza di Kacsmaryk in modo che l’approvazione iniziale del mifepristone non venisse revocata. E ha concordato con lui che le modifiche apportate dalla FDA per allentare le regole per la prescrizione e la distribuzione del farmaco inclusa l’estensione la possibilità di consegna del farmaco tramite posta, avrebbero dovuto essere sospese mentre il caso continua. Per ora ha vinto Biden poi si vedrà cosa accadrà in futuro.

CHE COS’È IL MIFEPRISTONE?

Il mifepristone è stato approvato per l’uso dalla Food and Drug Administration più di due decenni fa. È stato utilizzato da più di 5 milioni di donne per porre fine alla gravidanza in modo sicuro e oggi più della metà delle donne che interrompono una gravidanza si affidano al farmaco, ha affermato il Dipartimento di Giustizia. Nel corso degli anni la FDA ha allentato le restrizioni sull’uso del farmaco, estendendolo dalle 7 alle 10 settimane di gravidanza in cui può essere utilizzato, riducendo il dosaggio necessario per interrompere in sicurezza una gravidanza, eliminando l’obbligo di andare da un medico di persona per ottenerlo e consentire l’ottenimento del farmaco anche per posta. La FDA ha anche approvato una versione generica del mifepristone (una delle due pillole utilizzate negli aborti terapeutici, insieme al misoprostolo, che però è meno efficace nel porre fine alle gravidanze) che secondo il suo produttore, GenBioPro con sede a Las Vegas, copre i due terzi del mercato interno.



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