“Questo referendum non s’ha da fare”, questa la posizione del premier inglese Rishi Sunak con Humza Yousaf, Primo ministro della Scozia e leader del Partito Nazionale Scozzese dal 2023, in risposta alla sua richiesta di un secondo referendum sull’indipendenza. Durante il loro incontro all’inizio di questa settimana, il Primo Ministro ha chiesto a Sunak di consegnare alla Scozia i poteri della Sezione 30 necessari per tenere un secondo referendum sull’indipendenza, esortando il leader Tory a “rispettare i desideri democratici” del Parlamento scozzese. Alla domanda sull’incontro alla conferenza dei Tory, Sunak ha dichiarato: “Quando ho incontrato [Yousaf] ero completamente fermo sull’indipendenza e lo sarò sempre. “Non è una priorità per gli scozzesi, come lui stesso ha ammesso durante l’estate. “Penso che abbia detto che non esiste una maggioranza sostenuta per l’indipendenza, e farebbero bene a ricordarselo e smetterla di essere distratti e ossessionati da ciò”. Sunak ha anche confermato che non ci saranno più poteri per Holyrood, accusando il governo scozzese di non utilizzare i poteri che già ha.
Il ministro per l’indipendenza Jamie Hepburn ha dichiarato: “Esiste un mandato democratico per un referendum sull’indipendenza e il governo scozzese rimane pronto a impegnarsi con il governo del Regno Unito per dare alle persone in Scozia il diritto di scegliere il proprio futuro costituzionale. Ciò è in linea con il risultato delle elezioni del Parlamento scozzese del 2021 che hanno restituito una netta maggioranza a favore di un referendum”. Nel frattempo, il presidente del partito conservatore ha detto ai membri della conferenza che la Scozia sarà un campo di battaglia chiave nelle prossime elezioni generali, aggiungendo che i voti per il partito a nord del confine potrebbero tenere Sir Keir Starmer, deputato alla Camera dei Comuni dal 2015 e dal 4 aprile 2020 capo del Partito Laburista e leader dell’opposizione parlamentare, fuori da Downing Street. Greg Hands ha affermato che con l’SNP “indebolito” nel tumulto delle indagini della polizia sulle sue finanze, c’è un’opportunità per i conservatori di guadagnare seggi alle prossime elezioni britanniche, che probabilmente si terranno il prossimo anno. E poi ha aggiunto “che l’SNP, ossia il Partito Nazionale Scozzese (in inglese: Scottish National Party, in scozzese Scottis Naitional Pairtie) ha “una dedizione all’incompetenza e alla cattiva gestione dei servizi pubblici e delle finanze che persino il partito laburista invidierebbe”. Hands ha predetto che il tempo al potere dell’SNP a Holyrood “finirà in lacrime”, e questo significa che il suo partito ha “l’opportunità non solo di mantenere ciò che abbiamo, ma anche di andare avanti e ottenere guadagni in tutta la Scozia”. E alla conferenza dei conservatori scozzesi a Glasgow ha aggiunto: “La Scozia sarà un nostro campo di battaglia chiave nelle prossime elezioni britanniche”.
Il vice leader dell’SNP Westminster Mhairi Black ha ribattuto dicendo che un voto per il suo partito era il modo migliore per cacciare i Tory da Westminster e ha descritto le osservazioni di Hands come “un duro promemoria del fatto che votare SNP è il modo migliore per battere i conservatori in Scozia alle prossime elezioni”, sebbene abbia aggiunto che l’indipendenza era “l’unico modo per sbarazzarsi definitivamente dei governi conservatori di Westminster”. Poi ha aggiunto: “I conservatori sanno che la Scozia potrebbe mantenere l’equilibrio di potere in un parlamento sospeso, se vengono eletti un numero sufficiente di parlamentari SNP. Vogliono disperatamente impedire alla Scozia di avere una voce forte nel SNP.
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