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PITT E JOLIE, LA TENUTA DELLA DISCORDIA


Prosegue la querelle, ribattezzata la guerra dei Rose’s tra Brad Pitt e Angelina Jolie. Al centro della diatriba, dopo la gestione dei figli e molto altro, resta ora ancora una cosa: la loro tenuta francese Château Miraval, scelta per celebrare le loro nozze da favola nel 2014.  Un amore che sembrava eterno, sul quale invece dopo 5 anni di nozze hanno scritto la parola fine.  L’immobile del valore di 30 milioni di dollari venne acquistato nel 2008 con un impegno e patto comune ben preciso: quello di non vendere la propria quota senza l’approvazione dell’altro.

Così quando la coppia ha divorziato nel 2019, la Jolie ha informato Brad che non voleva più essere co-proprietaria di quella tenuta perciò ha iniziato a negoziare con lui un’opzione di riscatto accettando persino di dividere l’attività dal 68% al 38% a favore di Pitt perché lui aveva investito più tempo e denaro nel progetto. Poi però le liti crescenti durante la separazione hanno inasprito gli animi di entrambi e nell’estate del 2021, Pitt ha scoperto, nel peggiore dei modi, ossia da un comunicato stampa, che l’ex moglie nel frattempo aveva venduto la sua quota ossia il 50% di proprietà della tenuta a un oligarca russo,  Yuri Shefler, a cui lui aveva precedentemente detto di no rifiutando tra l’altro anche un’allettante offerta. Un colpo basso per l’attore inaccettabile che gli ha fatto poi prendere la decisione di impugnare la vendita rivolgendosi a un legale.

La casa dei sogni venduta per ripicca?

In base ai documenti legali ottenuti dal magazine online Page Six, la Jolie pare che non abbia più voluto vendere la sua quota di proprietà a Pitt quando a Brad, dopo ben 6 anni di battaglie legali, è stata riconosciuta la custodia congiunta di cinque dei loro sei figli: Pax, Zahara, Shiloh e i gemelli Knox e Vivienne. Il sesto, il diciannovenne Maddox, essendo maggiorenne non era soggetto alla decisione del giudice (tra l’altro lui ha testimoniato contro Pitt in passato e non vuole più nemmeno il suo cognome). Un affronto per lei che ne pretendeva l’affido esclusivo. Da qui la decisione di non farsi più eccessivi problemi per la vendita della sua quota della tenuta così amata dall’ex marito. Un passo reso ancora più difficile da digerire per l’attore dopo la successiva decisione del giudice John Ouderkirk di annullare la sentenza che gli garantiva l’affido condiviso dei figli. Insomma una doccia fredda via l’altra che gli ha fatto prendere la decisione di presentare un ricorso alla Corte Suprema della California contro la sentenza di Ouderkirk poi rigettato.  

“La sua decisione di interrompere i negoziati con Pitt è stata intenzionale e pretestuosa”, afferma il documento depositato presso la Corte Superiore di Los Angeles. “Come verrà dimostrato al processo, le azioni della Jolie sono state illegali e hanno danneggiato gravemente e intenzionalmente Pitt arricchendola ingiustamente”. Perché Pitt, sempre facendo riferimento alla documentazione presentata dalle parti, pare convinto che la sua ex moglie abbia scelto specificamente Shefler perché sapeva che sarebbe stato un male per gli affari, dati i suoi legami con Vladimir Putin e il suo programma legislativo omofobo”. “Stoli e Jolie hanno cercato di costringere Pitt a collaborare con uno sconosciuto, e peggio ancora, uno sconosciuto con associazioni e intenzioni velenose”, afferma il documento.

La verità di Angelina

Ma la bilancia, secondo i documenti presentati dalla Jolie, pare non pendere da una parte sola. Angelina ha accusato l’ex di aver tentato di “prendere il controllo” dell’azienda vinicola francese per “assicurarsi che… [lei] non avrebbe mai visto un centesimo” dei suoi enormi profitti. “Come rappresaglia per il procedimento di divorzio e custodia, Pitt ha intrapreso una campagna sfaccettata per prendere il controllo di Château Miraval e appropriarsi dei beni della società a suo vantaggio e quello delle sue stesse società nominandosi legittimo proprietario di Château Miraval, ottenendo così la proprietà esclusiva di Chateau Miraval”.

Ora però che la tenuta Miraval non potrà più essere per intero dell’attore, Pitt che l’aveva acquistata con l’intento che restasse a tutti i suoi figli, pare abbia intenzione di venderla. Un vero peccato perché il palazzo di 35 stanze,  circondato da lussureggianti giardini con fontane, un laghetto e un vigneto a cui Brad dedicava molta parte del suo tempo libero, è un luogo incantevole. Ma che ora è diventato un altro sogno infranto per Pitt. L’ultimo con la Jolie.



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