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YELLEN E MACRON SEMPRE PIÙ UNITI NEL NEL CERCARE ALLEANZE CON LA CINA


Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen parla durante la sessione di chiusura del vertice del nuovo patto finanziario globale, che si è svolto a Parigi il 23 giugno 2023. (ph. Lewis Joly / PISCINA / AFP)

Oggi, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet L.Yellen ha tenuto una tavola rotonda con i leader della finanza climatica a Pechino durante la quale ha sottolineato l’importanza di affrontare sfide globali di lunga data come il cambiamento climatico che minaccia il mondo intero. Il ministro, rimarcando l’importanza dell’America e della Cina, considerate le due maggiori economie del mondo, ha detto: “È nel nostro interesse lavorare insieme su queste sfide e questo è quello che il mondo si aspetta da noi”. Poi parlando del vertice che si è svolto a Parigi il 22 e il 23 giugno, dove è stato proposto un “nuovo patto finanziario internazionale” di lotta alla povertà e ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di “mobilitare e liberare nuove risorse”, ha detto di essere stata molto felice di avere incontrato i maggiori leader mondiali  incluso il Premier Li Qiangn.

Quali sarebbero le nuove risorse lo ha spiegato il leader francese Emmanuel Macron parlando della necessità di far leva “anche finanziamenti privati, per far sì che non si debba scegliere tra lotta alla povertà e lotta per il clima e la biodiversità”. Questa sarebbe l’unica strada per spingere sull’acceleratore “e dare vita a un’agenda di riforme del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale per offrire prima di tutto denaro ai Paesi che ne hanno più bisogno sviluppando più finanziamenti privati con meccanismo di garanzia”.

Insomma tutti sono ora d’accordo che ora con la Cina si debba avere un rapporto e occorra trovare un equilibrio “perché dare il messaggio che c’è un nemico potrebbe innescare una profezia auto-avverante», aveva sottolineato Macron, parlando con i giornalisti a margine dei lavori del G7 che si è tenuto a Hiroshima. “Con la Cina c’è molta collaborazione economica, anche degli Usa. Anzi la Francia è quella che esporta meno”, aveva precisato il premier francese. “Dobbiamo preservare i nostri interessi, chiedendo reciprocità e mantenendo l’unità delle nostre catene di valore».



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