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DONALD TRUMP VINCITORE O SCONFITTO?


Donald Trump è un gatto con sette vite, perché nonostante sia stato incriminato due volte e sia stato ritenuto responsabile di abusi sessuali e abbia circa un terzo del suo partito (i Repubblicani) contro, sembra prendere ninfa dalle negatività che gli ruota attorno. Perché nonostante tutto, lui ad oggi rimane il principale favorito della corsa alle presidenziali. Basta leggere i sondaggi. Trump supera regolarmente il suo rivale più vicino di 20-30 punti, in barba  alle indagini statali e federali attualmente in corso per quello che è accaduto nel 2020 quando lui arrabbiato per avere perso la corsa alla presidenza sollevò una vera e propria insurrezione. D’altra parte l’uomo che ha coniato lo slogan Make America Great Again (in italiano Facciamo l’America di nuovo grande), spesso abbreviato con l’acronimo MAGA, che gli ha regalato una popolarità mondiale, è l’unico ad avere ancora una grande allure.

Ma se da un lato c’è chi pensa che lui sia oramai fuori, gioco d’altra c’è chi afferma che le accuse penali a New York e in Florida non lo abbiano danneggiato. E Trump fa leva proprio su questo. E sul fatto che  nel frattempo, i repubblicani che remano contro di lui non abbiano ancora un candidato che intralci la sua corsa alla Casa Bianca.  Il  governatore della Florida Ron DeSantis, che mesi fa sembrava faticare a prendere slancio, tuttora non convince. Gli occhi di molti repubblicani anti-Trump sembrano ora puntati  sul senatore della Carolina del Sud Tim Scott che ha attirato una crescente attenzione.

Va anche detto che stanno aumentando i gruppi  di persone che hanno iniziato a spendere un sacco di soldi per indebolire il sostegno a Trump e si oppongono alla sua candidatura. Tra questi uno dei più determinati è Win It Back PAC che è un Super PAC repubblicano conservatore che persegue come obiettivo quello di garantire l’elezione “di un vero leader conservatore che vinca la corsa alla Casa Bianca e mandi a casa Joe Biden”.  Il conservatore Club For Growth Action, all’inizio di luglio ha investito 3,6 milioni di dollari in un nuovo annuncio perché stanco delle buffonate dell’ex presidente. E anche il conservatore Americans for Prosperity Action, che fa parte della rete fondata dai miliardari fratelli Koch, sta cercando di indebolire Trump. 

E poi c’è chi continua a criticare Trump  sottolineandone tutti quelli che reputa passi falsi.  Per esempio il fatto che l’ex presidente americano in Iowa abbia criticato il popolare governatore dello stato, Kim Reynolds, per la sua relazione apparentemente intima con DeSantis,  non sembra avergli giovato in popolarità. In aggiunta al fatto che Trump ha anche saltato un paio di raduni GOP che hanno attirato la maggior parte dei suoi migliori rivali. Asa Hutchinson, l’ex governatore dell’Arkansas che è tra coloro che sfidano Trump per la nomina di presidente, ha affermato di credere ancora che Trump possa essere sconfitto. Aggiungendo due cose devono cambiare. “In primo luogo, i candidati come me devono essere molto chiari sul fatto che Donald Trump non è della giusta direzione per il nostro paese o il nostro partito”, ha detto. Secondo: “Gli elettori devono rendersi conto che non possiamo vincere nel 2024 se Donald Trump sarà il nostro candidato. E questo, credo, che gli elettori lo abbiano capito da tempo”.



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