La mappa della Spagna oggi si è tinta del blu del Partito Popolare (PP) e del rosso del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), con le multicolori eccezioni dei Paesi Baschi e della Catalogna. Ma se scendiamo al livello dei tratti di censimento – aree di appena 1.000 persone, a volte piccole come un isolato – emergono contrasti e sfumature. E’ questa la cartolina del Paese dopo voto di un’ ora fa.
Un paese che sembra destinato a duri negoziati politici dopo le elezioni di domenica. Ma scendiamo nei dettagli. Con oltre il 99% dei voti contati, il Partito Popolare (PP) di centrodestra occuperà il primo posto con 136 seggi. Il partito di estrema destra Vox, possibile partner di coalizione del PP, dovrebbe accaparrarsi 33 seggi. Nel frattempo, il Partito Socialista di centro-sinistra del primo ministro Pedro Sánchez è sulla buona strada per conquistare 122 seggi, con il movimento Sumar, probabile partner della coalizione, che prenderà 31 seggi. La destra di fatto ha vinto le elezioni, ma è la sinistra che potrebbe governare. Quale l’obiettivo indispensabile per farlo? Raggiungere una maggioranza operativa di 176 seggi nella legislatura di 350 seggi . Il leader del PP Alberto Núñez Feijóo si è detto “molto orgoglioso” durante un discorso alla sede del partito, elogiando il fatto che la quota di voti del suo partito sia passata dal 21% al 33%. Il Partito Nazionalista Basco (PNV) ha comunicato al PP, Alberto Núñez Feijóo, il rifiuto dei nazionalisti baschi di discutere anche della sua investitura a presidente del governo. Il portavoce di Junts, Josep Rius, ha assicurato di non essere a conoscenza di “alcun contatto ufficiale” da parte di Sumar.
Dalla formazione di Yolanda Díaz avevano riferito che l’ex deputato di En Comú Podem Jaume Asens stava già negoziando con l’ex presidente catalano Carles Puigdemont per rendere possibile la riedizione del governo di coalizione. Rius ha ribadito che il prezzo che la sua formazione pone per facilitare l’insediamento del presidente Pedro Sánchez passa attraverso “l’amnistia e l’autodeterminazione” . Concludendo anche se ha vinto il PP, la resistenza del PSOE, Sumar ha frustrato la loro maggioranza con Vox. Il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, è comparso questo pomeriggio davanti al consiglio di amministrazione nazionale della formazione. “Non possiamo permettere che gli spagnoli siano intrappolati in blocchi o blocchi, né permettere che il nostro paese diventi balcanizzato”, ha affermato decisa.
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