“Uno dei parametri economici più importanti per misurare la solidità e la salute dell’economia italiana è rappresentato dalla spesa turistica, risultata a maggio in surplus di 2,3 miliardi di euro, in aumento sia sul 2022 che sul 2019, con un incremento tanto della spesa degli stranieri che vengono in Italia che dei turisti italiani che vanno all’estero. Un dato significativo, soprattutto in questi giorni in cui leggiamo numeri che evidenziano una flessione dei flussi turistici per il periodo di agosto, che non possiamo certamente ignorare ma che non ci devono neanche portare a fare un’analisi dettagliata senza tenere conto delle tante variabili in gioco. Il dato emerso oggi 11 agosto, da Bankitalia, infatti, evidenzia quanto il settore sia importante per l’economia nazionale. In questo contesto si pongono le politiche di un governo che crede nel turismo e che è al fianco degli operatori del settore attraverso il confronto costante e un insieme strutturato di misure pensate per stabilizzare il comparto, attraverso un attento operato di programmazione e organizzazione che diano una visione industriale al settore”, queste le parole del ministro del Turismo Daniela Santanchè sui dati Bankitalia relativi alla bilancia dei pagamenti turistica.
Il Mezzogiorno traina la crescita dell’occupazione
“La notizia che sia proprio il turismo a trainare la crescita dell’occupazione nel sud dell’Italia è un’ottima notizia che non ci coglie, però, di sorpresa”, ha aggiunto la Santanchè. “Sappiamo benissimo che il turismo è un acceleratore economico che offre concrete possibilità di lavoro anche per i profili con alta professionalità, ma soprattutto il turismo può diventare la prima industria Nazionale e se pensiamo che già oggi rappresenta, tra diretto ed indiretto, il 13% del Pil nazionale possiamo ben immaginare dove possa spingersi. Questo scenario deve spingerci a proseguire nella definizione di investimenti e misure mirati a valorizzare le peculiarità territoriali, culturali, enogastronomiche che contraddistinguono il nostro meridione, ricco di destinazioni ambitissime dai turisti di tutto il mondo. Le politiche attuate dal governo in questi mesi, fra cui anche il bonus estate che porta nella busta paga dei lavoratori del comparto circa 500 euro in più, insieme alla detassazione delle mance, stanno contribuendo a costruire anche un’immagine solida di un comparto che si vuole rendere sempre più strutturato e stabile”.
Emergenza incendi, Santanchè: in Cdm ampliato lo stanziamento da 10 a 15 milioni per turisti e operatori di Sicilia e Sardegna
Il ministro riguardo la misura approvata il 7 agosto in Cdm per l’emergenza incendi in Sicilia e Sardegna ha aggiunto: “Il Governo non ha esitato nemmeno un secondo nel supportare concretamente, fin da subito, il comparto del turismo che sta subendo dei danni causati dagli incendi di queste settimane ed è per questo che oggi abbiamo portato da 10 a 15 milioni la dotazione del Fondo che il Ministero mette a disposizione di turisti ed operatori che sono stati danneggiati dagli incendi della Sicilia prima e ora dalla Sardegna che porta le ferite di incendi, ahimè, procurati da piromani. Abbiamo agito, e stiamo agendo, con puntualità e spirito di appartenenza in un momento emergenziale della Nazione sia aumentando le pene e la legislazione contro chi delinque incendiando il nostro territorio che aiutando questi territori sostenendoli nel comparto del turismo. Come Ministero del turismo abbiamo l’obiettivo di garantire celermente l’effettività della tutela dei viaggiatori e degli operatori del settore turistico e ricettivo. Lavorando tutti insieme, cureremo le ferite della Sicilia e della Sardegna affinché continuino ad essere pronte ad accogliere turisti da tutto il mondo”.
Sui piccoli borghi investiti 34 milioni
“Il compito del Ministero del turismo è quello di sostenere un comparto che può essere l’industria trainante dell’Italia ed è per questo che anticipiamo, con analisi e politiche adatte, quelle che sono le possibilità di crescita del settore nella nostra Nazione”, queste le parole del ministro a commento dell’investimento, con il fondo da 34 milioni di euro, effettuato dal suo ministero sui piccoli Borghi che diventa un motore e moltiplicatore per il loro sviluppo. “Il Ministero del Turismo si è dotato di un piano industriale, da me fortemente voluto, che è funzionale a dare la direzione del turismo in Italia per la durata della legislatura e uno dei punti cardine è la destagionlaizzazione ed in questa strategia trova pieno titolo la valorizzazione dei piccoli Borghi. Il turismo, per come lo intendo”, ha precisato il ministro commentando anche i dati emersi dalla ricerca di Coldiretti- Ixè , “non è solo un motore economico, ma anche sociale e lo sviluppo dei piccoli Borghi consente il recupero della ruralità e dello spopolamento di parte dell’Italia”.
Il turismo deve essere anche sostenibile: investiti 5,8 milioni per lo sviluppo di cammini e ciclovie di Campania, Puglia ed Emilia Romagna
“Il ministero del Turismo lavora per la sostenibilità ambientale. C’è un turismo che, per vocazione e per forma, è sostenibile ed è attento all’ambiente, anzi coniuga uomo e ambiente per un’esperienza unica: parliamo dei cammini e del cicloturismo. Ed è a questo specifico segmento che il ministero si è rivolto con l’azione del Fondo Unico Nazionale del Turismo (FUNT) che con 5,8 milioni di euro finanzia i progetti di Campania, Puglia ed Emilia-Romagna che hanno l’obiettivo di valorizzare percorsi sostenibili”, così commenta il ministro Daniela Santanchè la firma dei decreti di concessione di finanziamento a valere sul FUNT, a favore della Regione Campania, Puglia ed Emilia-Romagna.
“Gli obiettivi di mandato che mi sono posta consistono nel riuscire a destagionalizzare i flussi turistici e valorizzare tutti i tipi di turismo che l’Italia può offrire. Siamo una Nazione che in termini di opportunità e di accoglienza non è seconda a nessuno, dobbiamo sforzarci di andare oltre il turismo classico e valorizzare nuovi assetti e in questo senso anche il turismo sostenibile e a contatto con la natura rappresenta una realtà ed opportunità per molti”.
Il ministero ha dato vita, inoltre, al Catalogo dei cammini religiosi italiani, in continua evoluzione e che vede al momento inseriti 63 percorsi distribuiti fra Abruzzo (4), Basilicata (4), Calabria (2), Campania (8), Emilia-Romagna (8), Friuli Venezia Giulia (2), Lazio (8), Liguria (2), Lombardia (11), Marche (6), Molise (6), Piemonte (5), Puglia (8), Sardegna (3), Sicilia (9), Toscana (11), Trentino Alto-Adige (5), Umbria (9), Valle d’Aosta (2), Veneto (5). Al seguente link è possibile scoprirli: https://www.ministeroturismo.gov.it/catalogo-dei-cammini-religiosi-italiani/
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