ph. AP/Rick Bowmer
Prosegue lo stato di allerta a Maui, la nota isola dell’arcipelago hawaiano nel Pacifico Centrale. Il fuoco ha raso al suolo la storica città. Non c’è più nulla del vasto Parco Nazionale Haleakala dove si trovava lìomonimo vulcano, la cima più alta dell’isola, le piscine naturali e le cascate di Ohe’o Gulch, a cui si accedeva tramite la Hana Highway, una tortuosa strada panoramica. Su buona parte delle 30 miglia di spiagge tra cui Kapalua, la rinomata distesa di sabbia dorata a forma a mezza luna, ora sono depositati i resti di centinaia e centinaia di case. E il bilancio delle vittime dell’incendio oggi ha raggiunto quota 93. Le autorità sabato hanno avvertito sabato che lo sforzo per trovare e identificare i morti era ancora nelle sue fasi iniziali. Gli equipaggi con cani daddestrati a trovare le persone morte, hanno coperto solo il 3% dell’area di ricerca, ha detto il capo della polizia di Maui John Pelletier aggiungendo che identificare i morti è estremamente impegnativo perché “si raccolgono resti che cadono a pezzi. I cani lavoravano tra le macerie e il loro latrato occasionale – usato per avvisare i loro conduttori di un possibile cadavere – echeggia in tutto il paese.
” E’ sicuramente l’incendio più mortale che gli Stati Uniti abbia mai affrontato da oltre un secolo”, ha osservato sabato il governatore Josh Green mentre visitava la devastazione nella storica Front Street. “Possiamo solo aspettare e sostenere coloro che vivono. Il nostro obiettivo ora è riunire le persone quando possiamo, procurare loro un alloggio e assistenza sanitaria, e poi dedicarci alla ricostruzione “.
Almeno 2.200 edifici sono stati danneggiati o distrutti a West Maui, ha detto Greenad AP, di cui l’86% erano residenziali. In tutta l’isola, ha aggiunto, i danni sono stati stimati in quasi 6 miliardi di dollari. Ha detto che ci vorrebbe “un’incredibile quantità di tempo” per riprendersi. Nel frattempo altri due incendi si sono verificati a Maui, nell’area di Kihei a sud di Maui e nelle comunità montuose dell’entroterra note come Upcountry. Un quarto è scoppiato venerdì sera a Kaanapali, una comunità costiera a nord di Lahaina, ma gli equipaggi sono riusciti a spegnerlo, hanno detto le autorità. Green ha ufficializzato che l’incendio nell’Upcountry ha colpito 544 strutture, di cui il 96% residenziali.
I responsabili dell’emergenza a Maui ora stanno cercando rifugi in cui ospitare le persone sfollate dalle loro case. Sono ben 4.500 quelle che hanno bisogno di un riparo, hanno detto sabato i funzionari della contea su Facebook, citando i dati della Federal Emergency Management Agency e del Pacific Disaster Center incoraggiando coloro che hanno familiari scomparsi ad andare al centro di assistenza familiare per fare il test del DNA perché è rimasta l’unica strada percorribile per l’identificazione. Il bilancio delle vittime a Maui ha già superato il bilancio sia dell’incendio del 2018 che si propagò nel nord della California, e provocò 85 morti distruggendo la città di Paradise. Sia quello del Cloquet Fire del 1918 che scoppiò nel Minnesota settentrionale a causa della siccità. Gli incendi sono il disastro naturale più mortale dello stato da decenni, superando lo tsunami del 1960 che uccise 61 persone e quello ancora più mortale che nel 1946, che uccise più di 150.
I registri della gestione delle emergenze alle Hawaii non segnalano che le sirene di allarme siano suonate prima che il fuoco colpisse la città. I funzionari hanno inviato avvisi a telefoni cellulari, televisori e stazioni radio, ma le diffuse interruzioni di corrente e cellulari potrebbero averne limitato la portata. Purtroppo però questo incendio a bassa quota alimentato da un’estate secca e dai forti venti di un uragano di passaggio , che ha trovato terreno fertile propagandosi attraversato la boscaglia arida che copriva l’isola, si è mosso orizzontalmente, distruggendo struttura dopo struttura in maniera rapidissima. “I funzionari responsabili del sistema idrico di Maui hanno avvertito i residenti di Lahaina e Kula di non bere acqua corrente, perché potrebbe essere contaminata e di fare solo brevi docce tiepide in stanze ben ventilate per evitare la possibile esposizione ai vapori chimici.
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