Scandalo o non scandalo? Colpevoli o non colpevoli? Secondo i giornali locali dello stato di Hong Kong e cinesi, una delle più grandi frodi commessa nel settore delle criptovalute è stata sventata proprio nella capitale, dove in questi giorni al centro delle cronache c’è la società JPEX sotto i riflettori della cronaca per il suo presunto anomalo uso dell’exchange di criprovalute. La Securities and Futures Commission di Hong Kong lo scorso 13 settembre ha emesso per la prima volta un avvertimento contro l’uso dell’exchange di criptovalute JPEX. Successivamente, dopo che oltre 2.000 denunce di presunta frode sono state presentate contro JPEX, tenuto conto che il totale delle richieste di risarcimento ha raggiunto 1,37 miliardi di dollari di Hong Kong (175 milioni di dollari), è stata avviata un’ indagine dalle forze di polizia della città , grazie alla quale 11 sospetti sono stati arrestati. Il caso però resta tuttora un mistero difficile da comprendere.
Una ricerca nei registri delle società effettuata dal South China Morning Post relativa a JPEX a Hong Kong ha portato alla luce un’azienda denominata Web3.0 Technical Support, precedentemente nota come JPEX Technical Support. Mercoledì una visita all’indirizzo indicato a Lai Chi Kok ha rivelato che il luogo era uno spazio di coworking chiamato Coffice. Un membro dello staff ha affermato di non essere a conoscenza del fatto che una società denominata JPEX utilizzasse i loro locali e che nessuna entità correlata a JPEX era attualmente un cliente, aggiungendo che anche la polizia aveva visitato i locali qualche giorno prima. Il quotidiano Sing Tao ha riportato l’elenco dei nomi delle persone arrestate. I ruoli esatti degli altri accusati e di coloro a loro collegati nel caso JPEX rimangono ancora poco chiari. L’unica informazione sulla sua struttura operativa offerta sul suo sito web di JPEX è che non aveva un amministratore delegato, ma operava invece come un’organizzazione in cui ogni membro contribuiva alle operazioni e alle decisioni da Dubai esattamente dal 2020, e aveva in programma di espandersi a Hong Kong. In un comunicato stampa di febbraio, JPEX ha affermato di aver speso più di 40 milioni di dollari di Hong Kong in pubblicità in città. Ciò includeva l’assunzione della star asiatica del cinema e della televisione Julian Cheung Chi-lam come “ambasciatore del marchio del distretto di Hong Kong” di JPEX nell’ottobre 2022.
Giovedì l’ amministratore delegato di Hong Kong, John Lee Ka-chiu si è detto molto preoccupato per il caso. “Questo incidente dimostra l’importanza di investire in piattaforme di asset virtuali autorizzate e regolamentate. Altrimenti, sarà difficile per gli investitori essere tutelati”, ha dichiarato Lee durante un banchetto organizzato dal settore finanziario in occasione della Giornata Nazionale del 1° ottobre.
Nel frattempo, JPEX non è rimasta al palo e ha lanciato un piano di dividendi per attirare nuovi investitori per farli investire nella sua piattaforma di criptovaluta, sfidando gli sforzi concertati contro le sue operazioni da parte della polizia e dei regolatori di Hong Kong. Nell’ambito del “Piano dividendi per gli stakeholder DAO”, la società ha dichiarato che distribuirà il 49% dei dividendi degli stakeholder, per un valore totale di 400 milioni di dollari. Agli investitori JPEX è stata concessa una settimana a partire da giovedì sera per votare il piano. Edmund Wong Chun-sek, Membro del Consiglio legislativo di Hong Kong dal 2022, ha invitato le persone a riflettere attentamente prima di effettuare qualsiasi investimento .”Ora, con lo [scandalo], penso che tutti debbano riflettere attentamente su questo piano e se fidarsi di questo fornitore di servizi”, ha detto Wong in un programma radiofonico venerdì.
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