Top, reggiseni, sottovesti e slip sulla passerella della sfilata di Dolce&Gabbana della collezione donna della Settimana della Moda di Milano per la Primavera-Estate 2024 ha sfilato una donna molto elegante e sensuale in lingerie di pizzo e in raso. Priva di qualsivoglia struttura. E’ questa la nuova dimensione di sensualità raccontata dagli stilisti, spontanea e naturale. Come lo è stata Vittoria Ceretti vestita con scrupolo sartoriale che ha aperto la sfilata. Più della metà delle uscite della sfilata è stata occupata da look total black. Super seducente per Dolce & Gabbana, Deva Cassel, volto del brand. In tutti i look, anche quelli che avevano almeno un capo casto e formale, le gambe erano in primo piano, messe in evidenza da guêpière e sandali e décolleté con i tacchi altissimi e sottili. Anche in questa sfilata, come in quella di Versace, in passerella è tripudio di top model. A loro bellezza conturbante sono affidati i look più sexy. Irina Shayk compare in passerella con un trench in organza che lascia vedere completamente la lingerie sottostante. Ma è Naomi, sempre bellissima, che lascia i segno, con le sue falcate feline.Non solo nero, nel corso della sfilata dopo il mix col bianco è il momento dell’animalier leopardo. Nella Spring/Summer 2024 trovano posto i trench in vinile, e i soprabiti avvolgenti in pelliccia. Nel front row, oltre a Blanco, Michele Morrone e Bianca Balti, pure il volto Dolce & Gabbana, Kitty Spencer e poi Kylie Jenner e Alessandra Ambrosio. Quando sulla passerella sfila la donna di Armani, sulla passerella si vedono passare abiti fatti di tessuti leggerissimi rischiarati da luminescenze discrete, da tocchi metallici e iridescenti, oppure intrecciati e ricamati, ma impalpabili come veli. Sabato De Sarno, neo direttore creativo di Gucci, ieri ha fatto sfilare la sua prima collezione disegnata per la maison fiorentina, attesa con grande fermento di molti animi. La collezione Prada donna primavera 2024, invece rappresenta il massimalismo nei dettagli e minimalismo nelle forme. Grandi maniche in contrasto a piccole cinture di pelle, camicette sottili attirano l’attenzione su pesanti oxford e camicie floreali con frange integrate. Nel suo parterre sono stati immortalati le attrici Scarlett Johansson, Hunter Schafer, Emma Watson, l’attore Vincent Cassel, il regista Wes Anderson, la K-pop band Enhypen e molti altri.
Moschino il marchio fondato dall’amatissimo Franco Moschino, scomparso nel 1994 dopo solo 11 anni di esistenza della sua griffe, ma che in così poco tempo ci seppe regalare una visione così nuova, graffiante, sarcastica e intelligente del mondo del glamour, quest’anno festeggia un importante anniversario: 40 anni di lavoro nella moda. E per festeggiare questa ricorrenza, e in un momento di assenza di un direttore creativo alle redini del brand, ha affidato a 4 ultra stylist in assoluto tra le più affermate e note nel mondo – Carlyne Cerf De Dudzeele, Gabriella Karefa-Johnson, Lucia Liu e Katie Grand – la creazione di 10 outfit a testa, per un totale di look quanti sono gli anni della maison. Un esperimento interessante, ma non proprio convincente fino in fondo, Perché la verità che emerge è che, per quanto complementari e indispensabili l’una all’altra, le figure di stylist e stilista sono decisamente differenti. E non interscambiabili. Ma oramai il dardo è tratto. Oramai al cambio repentino di molti direttori creativi ci stiamo quasi abituando. Il colosso Gucci e il marchio di lusso svizzero Bally hanno entrambi presentato i propri stilisti questa stagione, mentre Tod’s ha salutato il suo direttore creativo e Moschino è in una fase provvisoria. La domanda che tutti si sono posti questo autunno, è dove apparirà la prossima volta l’ex direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, che è fuori circolazione da quando si è dimesso lo scorso novembre. Insomma le voci circolano ma di risposte non ne arrivano. Almeno per ora.
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