L’acquisto di una casa di proprietà non è più una priorità per i giovani del Terzo Millennio. Secondo quanto rivelato dai dati di una recente ricerca ripresa da Business Insider, nel Regno Unito il 42% degli under 40 non possiede un’abitazione e non prevede di acquistarne una nel corso del prossimo decennio. E tra loro, più di uno su tre (38%), guadagna più di 60mila sterline all’anno che, al cambio in euro, sono pari a 70mila. Un altro studio citato dal Daily Mail ha svelato, invece, come siano solo poco più di uno su 5 (22,5%) i giovani britannici, tra i 25 e i 34 anni, che possiedono una casa di proprietà e solo un Millennial su 5 afferma che sarà “sicuramente“ in grado di permettersi l’acquisto di una casa nei prossimi 10 anni. Sulla base di un sondaggio condotto da Zoopla, azienda britannica leader nel settore real estate, l’incremento del costo della vita determinato dall’inflazione che sta colpendo l’economia europea, unito alla crescita dei tassi d’interesse per accendere un mutuo e ai prezzi sempre più elevati degli immobili, sono indicati, dal 50% delle giovani generazioni, tra i principali ostacoli sulla strada verso l’acquisto di una prima casa di proprietà. Un trend che ha portato, nel mondo anglosassone, all’affermazione di una nuova categoria: i “guppies” (Given Up on Property), giovani professionisti under 40 che hanno rinunciato all’acquisto di una casa di proprietà. Una figura in piena e netta contrapposizione con gli “yuppies”, i dinamici professionisti urbani degli anni ‘80 e ‘90 che, al contrario dei giovani d’oggi, non avevano problemi ad acquistare un immobile. Oggi, come mostrato da una ricerca della National Association of Realtors, l’associazione nazionale degli agenti immobiliari americani, ripresa da Business Insider, l’età media degli acquirenti di una prima casa è salita a 36 anni e la soluzione più ricercata dai giovani è ancora quella di prendere una casa in affitto, da soli o in condivisione con parenti, amici, partner e colleghi così da dimezzare i costi e le spese. Oppure per i guppies rimane sempre la possibilità di rimanere a vivere sotto lo stesso tetto coi genitori, opzione preferita dal 14,4% del campione.
La fotografia che arriva dal mondo anglosassone si riflette anche in Italia dove, secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, relativi all’anno 2021, il 71% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni viveva ancora a casa insieme ai genitori. Una generazione frenata da stipendi troppo bassi e dall’esplosione dei costi immobiliari e dei mutui, fattori che rappresentano dei grossi freni e intralci nel percorso d’acquisto di un’abitazione. “È indubbio che oggi i giovani si trovino ad affrontare molti più ostacoli e barriere prima di riuscire a comprare una casa rispetto alle generazioni precedenti – dichiara Enrico Poletto, real estate manager e CEO di APP – Aste Private Professionali, una tra le principali sale d’asta attiva nel settore immobiliare privato italiano – Tuttavia, con le giuste conoscenze e la comprensione di quali potrebbero essere le migliori opzioni a disposizione sul mercato, l’acquisto di una casa di proprietà potrebbe essere più a portata di mano di quanto i giovani pensino. Oltre all’affitto e al rimanere a vivere in casa con i genitori, tra le possibili alternative che i giovani possono prendere in considerazione per acquistare casa ce n’è una che, per quanto ancora poco conosciuta e circondata da qualche diffidenza di troppo, potrebbe rappresentare un’ottima opportunità d’investimento: l’acquisto di un immobile all’asta.” Una modalità di vendita che ha subito un’impennata nel periodo post Covid anche grazie alla possibilità di poter presentare offerte e partecipare alle vendite all’incanto online, in via telematica, con l’opportunità concreta di poter realizzare anche degli ottimi affari: sulla base di alcune stime fornite direttamente dagli esperti di APP – Aste Private Professionali,infatti, si ritiene che l’acquisto di una casa all’asta possa portare in media anche a un risparmio del 20/25% rispetto al valore di mercato dell’immobile. Il mondo delle aste immobiliari e le logiche che lo governano, non sempre di facile comprensione per chi come un giovane vi s’affaccia per la prima volta, presuppongono la necessità di doversi affidare alla consulenza e al supporto di figure professionali qualificate ed esperte del settore come i notai, pubblici ufficiali che hanno la competenza e le professionalità necessarie per garantire la massima trasparenza e sicurezza dell’intero iter di trasferimento di un immobile acquistato all’incanto. Tra i vantaggi da non trascurare dell’acquisto di un immobile all’asta vi è la possibilità di contrarre un mutuo con un istituto di credito. Inoltre i giovani che rispettano i requisiti previsti per la richiesta del bonus “prima casa under 36” (età inferiore ai 36 anni e ISEE non superiore a 40mila euro annui), un’agevolazione fiscale promossa dal Governo per incentivare l’acquisto della prima casa, grazie al chiarimento di una circolare dell’Agenzia delle Entrate rispetto a quanto stabilito dal Decreto Sostegni – bis del 2021, potranno usufruire del bonus anche per l’acquisto di un immobile all’asta, con l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale per le compravendite non soggette a IVA e dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, con il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore per gli acquisti soggetti a Iva.
Prima di acquistare una casa all’asta è indispensabile verificare quante più informazioni possibili sull’immobile:
- Documenti: è opportuno controllare attentamente l’avviso di vendita, la “relazione di stima” che accompagna l’annuncio (si tratta della perizia che descrive l’immobile da ogni punto di vista), le planimetrie, le fotografie e tutti gli altri documenti disponibili.
- Prezzo: se il prezzo dell’immobile è molto inferiore alla media di mercato, l’immobile potrebbe avere qualche problema.
- Visita della casa: vedere la casa che ci interessa, anche più volte, è sempre un’ottima mossa. Visitiamola assieme ad un geometra di fiducia, che possa rivolgere le giuste domande, ad esempio relativamente alla manutenzione degli impianti, che potrebbero non essere a norma, e verificare lo stato degli infissi. La visita è prenotabile sul portale del ministero della Giustizia. Il custode giudiziario dell’immobile ha l’obbligo di fissare un appuntamento entro 15 giorni dalla richiesta.
- Immobili occupati: è meglio evitare di interessarsi ad un immobile occupato abusivamente, perché si dovrebbe poi provvedere allo sfratto, con tempi anche lunghi e costi molto importanti.
- Spese condominiali arretrate e abusi edilizi: se ci sono delle spese condominiali arretrate, il nuovo proprietario sarà tenuto a saldarle. Così come la presenza di abusi edilizi (ad esempio soppalchi, secondi bagni, tavernette, ecc.) non condonati potrebbe rendere impossibile chiedere un mutuo a una banca.
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