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SHARON STONE DICE ADDIO AL CINEMA PER DEDICARSI DEFINITIVAMENTE ALLA PITTURA


Sharon Stone pare abbia deciso di dire addio ai set per dedicarsi definitivamente alla pittura. “Non trovo molto lavoro come attrice”, ha detto nel corso di un’intervista con AP. “Ho avuto un grave ictus quando avevo 41 anni. Avevo circa l’1-5% ​​di possibilità di sopravvivenza. Tutti pensavano che sarei morta. Mi sono successe così tante, molte, molte cose brutte perché la gente presumeva che sarei morta. Il mio conto bancario in qualche modo è andato a zero mentre ero in ospedale, i miei soldi sono scomparsi. Ho perso la custodia di mio figlio. La mia carriera è finita. Sono successe tutte queste cose. Ora sono comunque affetta da una condizione di convulsione cerebrale molto grave. Ho cercato di nasconderlo per molti anni perché temevo di essere scartata. Ora sono quella che sono.  Ossia una donna che soffre di convulsioni cerebrali. Ho una disabilità e la pittura mi ha aiutato a non avere l’ansia che avevo. Sono riuscita a liberarmi di tutta quella paura e del trauma di non essere accettata e di non poter lavorare. Ed è stato un bene”. Femme fatale nel celebre film del 1992 Basic Instinct, in cui interpretava Catherine Tramell, la Stone per la sua interpretazione ricevette la sua prima nomination come migliore attrice ai Golden Globe. E successivamente il plauso della critica per l’interpretazione di Ginger McKenna nel cult Casinò (1995) di Martin Scorsese, per la quale si aggiudica il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico ottenendo la sua prima e unica candidatura al Premio Oscar per la miglior attrice. Per il suo ruolo nel dramma Basta guardare il cielo (1998) e nella commedia La dea del successo (1999) la Stone arriva la sua terza e quarta nomination ai Golden Globe, mentre nel 2004 vince il Premio Emmy per la sua partecipazione nella serie televisiva The Practice – Professione avvocati.

Ora grazie alla pittura ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita. E proprio questa settimana ha lanciato una mostra delle sue tele giganti alla C. Parker Gallery di Greenwich, nel Connecticut.  L’esibizione, intitolata Welcome to My Garden, è solo la sua seconda uscita nella quale presenta 19 delle sue opere dai colori vivaci. “Adoro dipingere su grandi tele. Se potessi averne di più grandi… (ride.) Dipingere in grande scala e ha aperto qualcosa in me. Ha smosso qualcosa dentro di me. Il mio primo spettacolo si chiamava Shedding perché ho iniziato a comprendere che stavo liberandomi di molta oppressione”, ha concluso parlando con AP.



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