Oscar Leonard Carl Pistorius, l’ex velocista sudafricano, campione paralimpico nel 2004 sui 200 metri piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani, condannato nel 2017 dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg a tredici anni e sei mesi di prigione per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto nel 2013, ha ottenuto la libertà condizionale. Il portavoce del Dipartimento penitenziario Singabakho Nxumalo ha detto che Pistorius lascerà il carcere il 5 gennaio. Non prima perché le leggi locali prevedono che chi compie atti di una certa gravità debba scontare almeno la metà della pena per poter beneficiare della libertà condizionale, cosa che ha fatto Pistorius. La sua libertà prevede però che lui rispetti alcune condizioni, tra cui quella di non lasciare senza permesso la città di Pretoria, dove è destinato a vivere. Pistorius, che ha compiuto 37 anni questa settimana, parteciperà anche a un programma di recupero per affrontare i suoi problemi di rabbia, ha aggiunto il portavoce, che in passato hanno funestato la sua vita, e dovrà svolgere servizi per la comunità.
6 luglio 2016
Pistorius era all’apice della sua fama ed era uno degli atleti più ammirati al mondo quando uccise la Steenkamp, sparandole più volte nel bagno della sua villa a Pretoria nelle ore precedenti l’alba. L’udienza sulla libertà vigilata di venerdì è stata la seconda per Pistorius nell’arco di otto mesi che era stato erroneamente dichiarato non idoneo al rilascio anticipato in una prima udienza a marzo a causa di un errore compiuto da una corte di appello sull’inizio ufficiale della sentenza. Pistorius ha testimoniato al processo per omicidio di aver ucciso Steenkamp per errore, pensando che nascosto nel suo bagno si fosse intrufolato un pericoloso intruso. La sua versione però non convinse i pubblici ministeri che sostennero che Steenkamp, la modella di 29 anni, star di molti reality, fosse fuggita nella toilette durante una discussione a tarda notte con Pistorius per fuggire alla sua furia e che lui l’avesse uccisa in preda alla rabbia. Alla fine Pistorius fu condannato per omicidio in base a un principio legale noto come dolus eventualis, che significa che agì con estrema imprudenza e avrebbe dovuto sapere che chiunque si fosse trovato dietro la porta probabilmente sarebbe rimasto ucciso. Barry, il padre di Steenkamp, è morto a settembre. Sua madre, June Steenkamp, non si è opposta alla libertà condizionale di Pistorius.
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